Argentina, attesa per il voto in Senato sulla legalizzazione dell’aborto

La maggioranza dei senatori è orientata verso il no

LP / AFP PHOTO / EITAN ABRAMOVICH

BUENOS AIRES (LaPresse/AFP) – Attesa e tensione in Argentina in vista del voto decisivo in Senato sul disegno di legge che dovrebbe legalizzare l’aborto nel paese sudamericano. Nonostante grandi manifestazioni e massicce campagne sociali in favore dell’adozione del provvedimento, la maggioranza dei senatori pare orientata a votare no. Finora 37 parlamentari su 72 si sono espressi contro la legalizzazione. Solo 31 sarebbero favorevoli, con un astenuto e un assente.

Senatori orientati verso il no

Il dibattito inizierà alle 10 (ora locale) e si prevede possa durare tutto il giorno, anche fino alla mezzanotte. Nonostante le previsioni negative e la forte opposizione della chiesa cattolica, molto influente nella patria di Papa Francesco, gli attivisti non hanno perso la speranza.

La campagna di sensibilizzazione in Argentina

“Stiamo facendo tutto perché l’iniziativa passi, abbiamo fiducia nel movimento di strada”, assicura Julia Martino, tra i leader della campagna pro aborto. “Riteniamo che molti senatori mostreranno il loro sostegno quando verrà il momento del voto”.

Aborto consentito solo in 3 casi

Attualmente, l’aborto è permesso in Argentina solo in tre casi, come nella maggior parte dell’America Latina. Per stupro, minaccia alla vita della madre o se il feto presenta gravi problemi di salute. A metà giugno, la Camera ha votato a favore della legge, con 129 sì e 125 no. Se approvata, la legge legalizzerebbe l’aborto durante le prime 14 settimane di gravidanza. L’Argentina entrerebbe, con Uruguay e Cuba, nel ristretto gruppo di paesi latinoamericani dove l’interruzione di gravidanza è legalizzata.

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