Sicurezza, Decaro (Anci): risarcimento danni a sindaci e stretta su incandidabilità

“Istituire un piccolo fondo finalizzato al sostegno e al risarcimento dei danni agli amministratori locali. Sopratutto per quelli che subiscono attentati ai loro beni, la macchina e la casa, il più delle volte”.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Roma, 6 set. (LaPresse) – “Istituire un piccolo fondo finalizzato al sostegno e al risarcimento dei danni agli amministratori locali. Sopratutto per quelli che subiscono attentati ai loro beni, la macchina e la casa, il più delle volte”. È quel che ha chiesto al ministro dell’Interno Matteo Salvini il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione dell’insediamento dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. “Fortunatamente  gli atti intimidatori nei primi sei mesi di quest’anno sono in calo, 309 contro i 342 dello stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia sappiamo che non sempre e non tutti denunciano. Ci sono amministratori che fanno fronte alla paura dimettendosi o non candidandosi. All’ultima tornata amministrativa, le elezioni non si sono celebrate in sette Comuni per assenza di candidati. Perciò Il monitoraggio ci dice che il fenomeno è diffuso in tutto il Paese e che i più colpiti tra gli amministratori locali sono i sindaci. Dunque è rivolto ai primi cittadini il 62 per cento degli atti intimidatori”.

ha rilevato Decaro 

Un’altra proposta che il presidente dell’Anci Decaro ha portato al tavolo dell’osservatorio presieduto dal ministro dell’Interno è volta a rafforzare l’articolo 143 del Testo Unico degli enti locali. “Il periodo di incandidabilità degli eletti nei Consigli comunali sciolti per mafia e commissariati dovrebbe essere esteso da un mandato, come previsto ora, a due. Inoltre per gli stessi Comuni dovrebbe essere disposta l’istituzione della stazione unica appaltante”.

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