Desirée, Bellucci(Fdi): Una morte che poteva essere evitata

"Una morte atroce quella di Desirèe Mariottini, la ragazzina di 16 anni drogata, violentata e poi uccisa da un branco di pusher africani nel pieno centro di Roma. Fa tanta rabbia pensare che l’ennesima vittima innocente abbia dovuto pagare con la vita il degrado urbano e umano di una città che sprofonda sempre più nell’inciviltà e nell'indifferenza.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 24 ott. (LaPresse) – “Una morte atroce quella di Desirèe Mariottini, la ragazzina di 16 anni drogata, violentata e poi uccisa da un branco di pusher africani nel pieno centro di Roma. Fa tanta rabbia pensare che l’ennesima vittima innocente abbia dovuto pagare con la vita il degrado urbano e umano di una città che sprofonda sempre più nell’inciviltà e nell’indifferenza. Ciò senza che le istituzioni diano riposte concrete in termini di sicurezza e reali servizi ai cittadini”. Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, capogruppo FDI in Commissione Affari Sociali alla Camera. “Purtroppo queste sono anche le conseguenze del totale azzeramento dei servizi e delle attività progettuali. Queste volte al contrasto delle tossicodipendenze e che vede nel sindaco Raggi la responsabile dell’annullamento dei fondi dell’unica Istituzione in Italia, in ambito comunale.  Ideata per contrastare il disagio, la devianza e la tossicodipendenza. Tutto ciò, evidentemente, in coerenza con il pensiero della sua collega di partito che ricopre il ruolo di Ministro della Salute, la quale si dichiara favorevole alla legalizzazione della cannabis”.

e ancora

“La triste verità è che la capitale d’Italia, oramai, è in balia dei violenti e dei malfattori, così i cittadini onesti e più fragili continuano a subire l’immenso peso dell’indifferenza del Campidoglio. Oramai arroccato su un’unica attività: mistificazione della realtà. Credo che l’attuale sindaco debba seriamente e sinceramente prendere in considerazione le proprie dimissioni, indipendentemente dalla sentenza che la riguarderà a breve. Se la Raggi volesse effettivamente essere riconoscente al 67% dei cittadini che hanno scommesso sul cambiamento che avrebbe dovuto proporre in città. Ciò per manifesta incapacità – conclude – dovrebbe ufficializzare con solerzia la propria bocciatura. Con tanto di scuse a seguito per il tempo perso e le aspettative fatte naufragare”.

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