Addio a Cesare Cadeo: è morto a 72 anni il gentiluomo della tv anni ’80

Il celebre giornalista lascia tre figli. Tra i primi a esprimere il cordoglio per la scomparsa del collega, Gene Gnocchi su Twitter

©Manuele Mangiarotti/Lapresse

MILANO – Lutto nel mondo della televisione. E’ morto il giornalista e conduttore Cesare Cadeo. Aveva 72 anni. La sua carriera televisiva è stata legata in modo particolare alle reti Mediaset. Il volto noto della tv, definito il ‘gentiluomo del piccolo schermo, è stato un emblema della televisione degli anni ’80.

Gli esordi di Cesare Cadeo e il successo alla Mediaset

Cadeo ha iniziato a lavorare a Canale 5 proprio all’inizio di quel decennio con il programma ‘Gol’, insieme al ct dell’Italia campione del mondo, Enzo Bearzot. E sulla stessa rete ha poi condotto altri programmi sportivi come Superflash con Mike Bongiorno, Record, Super Record e Super Record Sport oltre a Calciomania con Paola Perego e Maurizio Mosca su Italia 1. Canale di Mediaset, quest’ultimo, dove nel 1995 è stato ospite fisso di Mai dire Gol come indimenticabile e un po’ surreale inviato in collegamento con la Gialappa’s Band. Cadeo ha presentato popolari programmi di intrattenimento accanto a protagonisti della tv come Sandra Mondaini.

‘La sposa perfetta’ e il passaggio alla Rai

E ha condotto anche un quiz di bambini, ‘Fantasia’, e la trasmissione di cucina ‘Mezzogiorno di cuoco’, pioniera nel genere dei cooking show. Nel suo bagaglio di professionista della tv anche numerose telepromozioni e televendite. Poi Cadeo era passato a Rai 2, dove ha condotto il reality ‘La sposa perfetta’ e il programma ‘Furore’.

Giornalista, conduttore e politico

Dalla tv alla politica: alla fine degli anni ’90 Cadeo è sceso in campo per Forza Italia come assessore allo Sport della Provincia di Milano. Il celebre giornalista lascia tre figli. Tra i primi a esprimere il cordoglio per la scomparsa del collega, su Twitter, è stato Gene Gnocchi, con cui Cadeo aveva condotto un’ edizione di ‘Meteore’. “Se n’è andato un gran signore e un vero amico”, è stato l’affettuoso saluto di Gene al collega.

(LaPresse)

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