Aeroporti, sciopero dei controllori di volo

ROMA – Oggi sciopero dei controllori di volo Enav per quattro ore. La protesta prenderà il via alle dalle 14 per terminare alle 18. In sciopero anche il personale delle compagnie aeree Ryanair, easyJet, Volotea e Malta Air. Finora sono 122 i voli cancellati di Ita Airways. Uno sciopere che era previsto di 24 ore, poi ridotto solo a 4 grazie all’intervento della Commissione di Garanzia degli scioperi. “Un intervento da parte del Governo – hanno dichiarato ilt-Cgil e Uiltrasporti – per aprire al più presto un tavolo di confronto con le compagnie low cost e verificare il rispetto dell’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo”

Le informazioni

I disagi sono stati comunicati ai passeggeri in quanto “potrebbero verificarsi alcune modifiche dell’operativo dei voli. La compagnia – si legge sul sito – si è vista costretta a cancellare alcuni voli, sia nazionali che internazionali, previsti per la giornata del 17 luglio. Inoltre “Ita Airways ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 50% riuscirà a volare nella stessa giornata del 17 luglio. L’altro 50% verrà riprotetto nell’arco dei due giorni a seguire”. Pertanto “la compagnia invita i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per il 17 luglio a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto”. Lo sciopero nazionale è stato voluto per protestare contro “il pesante e cronico sotto organico in cui si trova a operare l’ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del traffico aereo”

La nota

In una nota a firma delle rappresentanze sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si sottolinea che si assiste “a un pesante degrado delle relazioni industriali, dovuto soprattutto a una manifesta incapacità comunicativa e di gestione del personale. A questa situazione – continua – si aggiunge l’applicazione non condivisa di parti del piano industriale, lo stop alle trattative per il rinnovo del Ccnl nonché la mancata applicazione, dimostrata in tante occasioni, del protocollo ‘Summer’ sottoscritto dalle organizzazioni sindacali”.

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