Afghanistan, Kissinger: “Ecco perché gli Usa hanno fallito”

Le parole dell'ex segretario di Stato Usa,

Henry Kissinger (UPI Photo/Kevin Dietsch)

MILANO – “La riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani ci costringe a dare la massima priorità all’espatrio e messa in sicurezza di decine di migliaia di persone, tra americani, alleati e cittadini afghani dislocati in tutto il Paese. Occorre tuttavia un’attenta riflessione per capire come mai l’America si sia ritrovata a dare l’ordine del ritiro, con una decisione presa senza preavviso né accordo preliminare con gli alleati e con le persone coinvolte in questi vent’anni di sacrifici”. Così l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, in un intervento pubblicato sul ‘Corriere della Sera’.

“E come mai – aggiunge – la principale questione in Afghanistan sia stata concepita e presentata al pubblico come la scelta tra il pieno controllo dell’Afghanistan o il ritiro totale”. A suo dire, “gli Stati Uniti si sono rivelati inadeguati nelle azioni di contrasto agli insorti a causa della loro incapacità nel definire quali fossero gli obiettivi raggiungibili e di collegarli tra loro in modo tale da ricevere l’appoggio delle istituzioni politiche americane. Gli obiettivi militari sono stati troppo assoluti e irraggiungibili, quelli politici troppo astratti e sfuggevoli. L’incapacità di collegarli tra loro ha fatto sì che l’America restasse invischiata in conflitti privi di termini ben definiti, e ci ha portati, in patria, a perdere di vista la finalità condivisa, sconfinando in un marasma di diatribe interne”.

(LaPresse)

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