Agricoltura, M5S: “Al lavoro per tutelare in Europa gli operatori vulnerabili della filiera”

“Ieri le commissioni Agricoltura e Attività produttive hanno votato all’unanimità. Il parere favorevole alla proposta di Direttiva europea. Che individua strumenti per arginare le pratiche commerciali sleali"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse Nella foto Simone Moretti, Chiara Gagnarli, Alessio Selvaggio

ROMA (LaPresse) – Agricoltura, M5S: “Al lavoro per tutelare in Europa gli operatori vulnerabili della filiera”. “Ieri le commissioni Agricoltura e Attività produttive hanno votato all’unanimità. Il parere favorevole alla proposta di Direttiva europea. Che individua strumenti per arginare le pratiche commerciali sleali. Che coinvolgono piccole e medie imprese nella filiera alimentare. Il danno stimato sarebbe causato da questi comportamenti scorretti. Come la cancellazione degli ordini all’ultimo minuto. O l’obbligo imposto al fornitore di pagare per gli sprechi. Ed ammonterebbe a oltre 10 miliardi all’anno. Incidendo negativamente sul valore aggiunto lordo dell’intera filiera alimentare. Quest’intervento, in linea con la volontà del MoVimento M5S di ottenere maggiori garanzie comunitarie, si basa sul presupposto che i produttori agricoli rappresentano, nella maggior parte dei casi, la parte contrattuale più vulnerabile e per questo meritevoli di maggiori tutele”. Così in una nota Chiara Gagnarli. Deputata M5S della commissione Agricoltura alla Camera e relatrice del parere.

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“Apprezziamo i contenuti della proposta di direttiva europea. Che vuole garantire un livello minimo di tutela comune in tutta l’UE. E quindi limitare comportamenti scorretti da parte dei grandi operatori. Che spesso approfittano della loro posizione più vantaggiosa”. Poi continua: “Allo stesso tempo, nel parere, abbiamo sottolineato la necessità che l’autorità nazionale, che sarà individuata al fine di assicurare l’adempimento delle prescrizioni della Direttiva, abbia l’obbligo di presa in carico delle denunce. Assicurando termini certi per la conclusione.

Ecco come si dovrebbe intervenire

Inoltre riteniamo essenziale che nel procedimento di contestazione sia coinvolto anche il ministero dell’Agricoltura. Attraverso l’Ispettorato nazionale della tutela della qualità. Ma anche con la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari. Così come consideriamo opportuno che si estenda l’ambito di applicazione, della proposta, a tutti i prodotti agricoli. Oltre che ai relativi servizi. E che alla lista delle pratiche commerciali sleali vietate, siano aggiunte il sottocosto e le aste al buio. Oltre che le aste al doppio ribasso. E quindi tutte le pratiche distorsive del mercato. Che gravano sulle parti deboli della filiera” conclude la portavoce M5S.

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