Albenga, scoperto sul fiume Centa il fortino dei ricettatori: 2 arresti

Si nascondevano in un bivacco di fortuna tra la vegetazione del fiume Centa, nel punto dove si incontrano l'Arroscia e il Neva ad Albenga. Due marocchini arrestati dai carabinieri di Villanova per ricettazione

ALBENGA (LaPresse) – Albenga, scoperto sul fiume Centa il fortino dei ricettatori: 2 arresti. Si nascondevano in un bivacco di fortuna tra la vegetazione del fiume Centa, nel punto dove si incontrano l’Arroscia e il Neva ad Albenga. Due marocchini arrestati dai carabinieri di Villanova per ricettazione. Il rifugio è stato scoperto dai militari. Che, a seguito di furti avvenuti in zona, hanno perlustrato l’area anche con l’ausilio del Nucleo elicotteri. Il blitz sul greto del fiume è scattato grazie alle immagini immortalate dalla telecamera di bordo del veivolo ‘Fiamma’ dell’Arma. Alcune pattuglie hanno circoscritto a piedi l’area. Stringendo il cerchio verso un il covo ricavato con le frasche. Nel quale sono stati rintracciati i due marocchini intenti ad inventariare oggetti recentemente rubati in abitazioni della zona. I due, di cui uno pregiudicato, non hanno opposto resistenza e sono finiti in manette.

Albenga, trovati beni di ogni tipo

Nel loro covo, perquisito anche con l’ausilio di una unità cinofila specializzata, sono stati sequestrati beni di ogni tipo. Trovati borse, occhiali e orologi griffati, quadri, tablet, smartphone e persino un puntatore laser usato solitamente da geometri e architetti. La perquisizione estesa nell’area ha consentito di trovare anche dosi di droga: cocaina, hashish e marijuana. Ma anche denaro di provenienza ritenuta furtiva, coltelli a serramanico e un pugnale. In un altro capanno fatiscente nelle campagne della città, smontato pezzo per pezzo dai carabinieri, sono stati recuperati attrezzi da lavoro agricolo ed edilizio: seghe circolari, motoseghe, trapani, generatori di corrente, compressori, utensili vari, decespugliatori, e persino una motozappa. Il tutto è stato sequestrato e per i due si sono aperte le porte del carcere.

Sono risultati tutti oggetti rubati

Gli accertamenti eseguiti in caserma sugli oggetti denunciati come rubati hanno poi permesso di avviare le pratiche di restituzione di parte della refurtiva ai legittimi proprietari. Gli arrestati dovranno rispondere dei reati di ricettazione, furto pluri-aggravato, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Saranno giudicati domani davanti al tribunale di Savona in rito direttissimo. La legione carabinieri Liguria ha diffuso una nota: “I cittadini che hanno subito furti – si legge – sono invitati presso il Comando compagnia carabinieri di Albenga, in piazza Caduti di Nassiriya 1, al fine di identificare gli oggetti e di avviare quindi le istanze di restituzione”. I carabinieri intanto proseguiranno le indagini sia sul materiale ricettato, sia sulle responsabilità dei due individui circa la commissione di altri reati contro il patrimonio.

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