Ancona, sequestrati beni per 300mila euro a trafficante di stupefacenti

La guardia di finanza di Ancona ha eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca nei confronti di un condannato per traffico di sostanze di stupefacenti, residente nella provincia di Ancona

ANCONA – Ancona, sequestrati beni per 300mila euro a trafficante di stupefacenti. La guardia di finanza di Ancona ha eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca nei confronti di un condannato per traffico di sostanze di stupefacenti, residente nella provincia di Ancona. Si tratta di un personaggio già emerso in differenti indagini come particolarmente attivo nel traffico e spaccio di stupefacenti.

Il sequestro, eseguito nei giorni scorsi, si riferisce a una condanna divenuta definitiva alla pena di 3 anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di 2,5 chili di stupefacente tra cocaina e hashish. Dall’indagine della guardia di finanza è emerso inoltre il profilo particolarmente spregiudicato dell’anconetano. Che era arrivato a pagare 500 euro al mese un pensionato marchigiano per farsi custodire nel suo terreno la droga. Da immettere nel mercato illecito, sperando così di non destare i sospetti degli investigatori.

Gli accertamenti di natura patrimoniale hanno fatto emergere che il condannato – negli anni riferibili ai fatti-reato di cui la sentenza di condanna – ha movimentato sui propri conti correnti circa 450mila euro. Utilizzati anche per l’acquisto di un immobile del valore di oltre 300.000 euro, a fronte di un reddito dichiarato da lavoro dipendente che oscillava tra i 10 e i 15mila euro annui.

Lo scompenso tra il valore dei beni entrati nella disponibilità del condannato e il reddito dichiarato ha permesso di documentare il requisito della sproporzione.

E’ stato dunque disposto il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dell’intero patrimonio immobiliare, costituito da una villetta che l’uomo aveva acquistato nella provincia di Ancona, con proventi che si ritengono illecitamente accumulati grazie al traffico di sostanze stupefacenti.

(LaPresse)

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