Appalti e corruzione in Lombardia. Le intercettazioni. La proposta ‘indecente’ a Fontana: “Prendi Zingale alla presidenza e ti facciamo avere gli incarichi per Luca”

Il colloquio tra Gioacchino Caianiello e Angelo Palumbo

Foto Claudio Furlan / LaPresse in foto il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

MILANO – Corruzione, appalti pilotati e reati fiscali. Dopo l’indagine della Dda su Paola Arata che ha turbato i rapporti di governo della Lega con i grillini, ora tocca a Forza Italia. Due esponenti di punta del partito berlusconiano a Milano sono stati travolti dalla tangentopoli Lombarda. E nella nuova inchiesta, come parte offesa, spunta fuori anche il governatore Attilio Fontana. Perché Gioacchino Caieniello e Giuseppe Zingale, secondo la Dda di Milano, avrebbero proposto al presidente della Regione “di riuscire a far ottenere, per il tramite dell’Afo Metropolitana, consulenze onerose in favore dell’avvocato Luca Marsico, socio dello studio Fontana-Marsico”. In cambio di quelle cifre, però, il governatore avrebbe dovuto nominare Zingale alla direzione generale Istruzione, lavoro e formazione dell’ente lombardo. L’episodio, al vaglio dei giudici, è costato a Caianiello e Zingale l’accusa di istigazione alla corruzione.

Le intercettazioni

La circostanza, sostengono gli investigatori, emerge da vari dialoghi intercettati tra Caianiello e Angelo Palumbo. Il primo racconta al secondo di un una sua visita alla sede dello studio legale associato Bonomi-Fontana-Marsico-Pratella. E in quella circostanza parla con il presidente della Regione. “Caianiello – ricostruisce la Procura – riferisce che Fontana gli avrebbe rappresentato di avere due problemi da risolvere riguardanti, rispettivamente, Luca Marsico e Andrea Mentasti (estranei all’indagine)”. I problemi riguarderebbero questioni finanziarie. E Caianiello ha la soluzione: “Gli dico ‘guarda…allora, per Luca io continuo a dirti ti faccio la proposta.… ti propongo di prendere Zingale come direttore generale alla formazione, lui è all’Afol, attraverso l’Afol che è l’azienda di formazione di città metropolitana.… dove c’è adesso Zingale!.. Ti facciamo avere gli incarichi… io non sto dicendo che non va aiutato, ti sto dicendo che l’obiettivo è comune… il meccanismo è quello che quello va lì e gli da le consulenze…”

Le dichiarazioni di Fontana

Sul punto è intervenuto direttamente Fontana. “Voglio che emerga tutta la verità e fino in fondo, in questa vicenda sono parte offesa – ha spiegato il governatore –. Non ho percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute. Mi permetto di chiedere a tutti un minimo di coerenza e correttezza nella discussione, pur nella polemica politica. Io vado avanti corretto e trasparente come sempre sono stato, consapevole del compito difficile affidatomi dal consenso popolare e dell’utilità del nostro lavoro”.

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