L’Arabia Saudita espelle l’ambasciatore del Canada: “Non accettiamo interferenze”

Resta alto il numero degli attivisti arrestati, dopo la caso creato per le donne al volante

Cinque attiviste arrestate in Arabia Saudita
AFP PHOTO / STR

Riyadh (LaPresse/AFP) – L’Arabia Saudita ha annunciato di aver proceduto all’espulsione dell’ambasciatore canadese e di aver richiamato il suo. Mentre sta congelando i legami commerciali con Ottawa a causa di “interferenze” nei suoi affari interni. “Il regno dell’Arabia Saudita non accetterà interferenze nei suoi affari interni”, ha detto il ministero degli Esteri. Dopo che l’ambasciata canadese a Riyadh ha chiesto il rilascio di attivisti per i diritti umani che si trovano in carcere.

Resta alto il numero degli attivisti arrestati, dopo la caso creato per le donne al volante

Le donne saudite possono ufficialmente mettersi al volante. È stato revocato infatti il divieto di guida, in vigore da decenni in Arabia Saudita. Le autiste hanno iniziato a circolare lungo le strade della capitale Ryad e in altre città del regno. Fiere e orgogliose di aver fatto decadere almeno una delle molteplici discriminazioni a cui sono soggette.

“Questo è un evento storico per ogni cittadina saudita”, ha dichiarato al-Sabika Dosari, presentatrice tv. Prima di attraversare il confine con il Bahrein a bordo di una berlina. “Mi sento libera come un uccello”, ha aggiunto all’Afp Samar Almogren, conduttrice televisiva alla guida della sua vettura nella notte di Riyadh.

Il governo ha recentemente preso provvedimenti contro le violenze da parte del sesso maschile punendo le molestie sessuali con cinque anni di reclusione e una multa di 300.000 rial (69mila euro). Ma l’entusiasmo creato dall’annuncio delle riforme è macchiato da un giro di vite sulle donne attiviste che si sono a lungo opposte al divieto di guidare. Secondo le autorità, su 17 recentemente arrestate, nove sono ancora in carcere con l’accusa di minare la sicurezza del regno e di aiutare i ‘nemici’ dello stato saudita.

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