Il braccio di ferro di Siri: “Non risponderò ai pm”. Di Maio lo vuole fuori dal governo: faccia un passo indietro

L'esponente del Carroccio, infatti, ha dichiarato che non risponderà ai pm nel caso di interrogatorio.

Armando Siri

ROMA – E’ un vero e proprio braccio di ferro quello portato avanti dal sottosegretario leghista Armando Siri. Non soltanto con gli ‘alleati’ del Movimento Cinque Stelle che pare siano ad un passo dall’addio alla Lega. Ora è guerra anche con i magistrati.

Siri pronto a rendere dichiarazioni spontanee e depositare una memoria

L’esponente del Carroccio, infatti, ha dichiarato che non risponderà ai pm nel caso di interrogatorio. Il sottosegretario ha dichiarato alla procura di Roma che preferirebbe presentarsi per rendere dichiarazioni spontanee e depositare una memoria. Intanto scorre il tempo e resta poco più di un giorno per riuscire a trovare un accordo evitando la spaccatura fra M5S e Lega.

Il pressing di Di Maio

E Luigi Di Maio ci riprova. Alla vigilia del consiglio dei ministri il leader pentastellato va all’attacco e indirizza un chiaro messaggio a Siri e a Matteo Salvini: “Non capirò mai perchè la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l’ultimo giorno utile perchè Salvini comprenda l’importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta”.

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