Arrestato assessore nell’Agrigentino: pressioni sulla ditta di raccolta rifiuti

Scaturisce dal fatto di ottenere la promessa di stipula di un contratto di guardiania per un istituto di vigilanza compiacente

Agrigento (LaPresse) – E’ finito agli arresti domiciliari l’assessore con delega all’Urbanistica, all’Edilizia Pubblica e Privata, ai Rifiuti e al Servizio Idrico Integrato del Comune di Naro, nell’Agrigentino. L’accusa è di tentativo di indebita induzione a dare o promettere somme di denaro. Il provvedimento fa riferimento ad una serie di pressioni esercitate dall’amministratore pubblico nei confronti del titolare della ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti. Al fine di ottenerne la promessa di stipula di un contratto di guardiania, per oltre 65mila euro annui. A favore di un compiacente istituto di vigilanza privata del palermitano. Velate minacce di provvedimenti sanzionatori, a fronte di generiche e fantomatiche mancanze nell’assolvimento del servizio di raccolta. Nonchè allusioni a possibili danneggiamenti dei mastelli destinati alla raccolta differenziata. Queste le armi utilizzate per ottenere la firma del contratto.

A inizio novembre è stato arrestato il sindaco di Fuscaldo insieme al vicesindaco e a un assessore

Il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di 14 persone. Fra le quali il sindaco, il vicesindaco e un altro assessore del Comune di Fuscaldo. Nei guai sono finiti anche un funzionario pubblico, imprenditori e un professionista. L’indagine della guardia di finanza di Paola, diretta dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, si è concentrata sulla gestione di appalti pubblici e affidamenti diretti. Sia del Comune di Fuscaldo che del Comune di Cosenza, per lavori, servizi e forniture da oltre 7,5 milioni di euro.

Elemento di collegamento fra i due Enti locali cosentini, secondo quanto ricostruito, era proprio la figura di un funzionario. Che è dipendente a tempo indeterminato nel Comune di Cosenza. Autorizzato ad esercitare part-time le funzioni di Responsabile di Settore anche nel Comune di Fuscaldo. Gli investigatori hanno accertato l’esistenza di un “collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica”, si legge in una nota della guardia di finanza. “E’ radicato nei Comuni e alimentato da abituali condotte illecite poste in essere da pubblici ufficiali ed imprenditori, ai danni dei citati Comuni”.

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