Auto: domanda mondiale crollata a 78 milioni di unità nel 2020

Nel 2020 la domanda mondiale di autoveicoli è crollata a 78 milioni di unità, 12,5 milioni in meno rispetto al 2019 (-13,8%) e la domanda di autoveicoli in Ue-Efta-Regno Unito, in crescita dal 2014, chiude il 2020 a 14 milioni di unità (-23,6% sul 2019), mentre in Italia il calo è leggermente più alto (-26,6%).

MILANO – Nel 2020 la domanda mondiale di autoveicoli è crollata a 78 milioni di unità, 12,5 milioni in meno rispetto al 2019 (-13,8%) e la domanda di autoveicoli in Ue-Efta-Regno Unito, in crescita dal 2014, chiude il 2020 a 14 milioni di unità (-23,6% sul 2019), mentre in Italia il calo è leggermente più alto (-26,6%). È quanto emerge dall’edizione 2021 dell’osservatorio sulla componentistica automotive italiana, indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino, da Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (Cami) del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

La pandemia, spiega l’Anfia in una nota, le conseguenti misure di contenimento, l’incertezza dovuta alla crisi economica hanno causato flessioni di mercato significative su tutti i principali mercati: Brasile (-26,2%), India (-23%) e Stati Uniti (-15,2%). Invece in Cina, il paese per primo colpito dal Covid-19, il calo si è fermato al -1,8% nella prima metà del 2020.

Il recupero atteso per il 2021 non sì è verificato, anzi è stato ulteriormente rallentato da nuove sfide che si sono abbattute sul comparto: dall’aumento dei costi di materie prime, quali acciaio e polipropilene, alla mancanza di semiconduttori. La conferma arriva dai rispondenti all’indagine che, nel 66,4% dei casi si sono dimostrati sensibili o molto sensibili al fenomeno dell’aumento dei prezzi delle materie prime, mentre il 44% ha affermato di essere molto influenzato dalla scarsità di componenti e materie prime. Dall’indagine è anche emerso che già nella scorsa primavera, quasi 7 imprese su 10 evidenziavano problemi di approvvigionamento, anche se allora per circa l’80% di queste, si trattava di problemi solo estemporanei.

Nei primi 9 mesi del 2021 la domanda di autovetture registra crescite insufficienti per tornare ai livelli pre-pandemia: +6,6% in Ue, +19,7% in Efta e +5,9% in Regno Unito; negli Usa le vendite di autoveicoli leggeri crescono del 13,2%, mentre in Cina e in Giappone rispettivamente dell’11%% e del 2%. Nel 2021 la domanda mondiale potrebbe attestarsi attorno agli 85 milioni di autoveicoli (+8%), ma la ripresa è fortemente ostacolata dal Great Vaccination Divide, che vede troppi paesi in via di sviluppo ancora molto indietro sul piano vaccinale e dallo shortage di microchip che potrebbe protrarsi ancora nel 2022. In Italia le vendite di autovetture sono previste in crescita dell’8,5% a 1,5 milioni di unità.

Con 77,6 milioni di autoveicoli, la produzione mondiale nel 2020 segna un’ulteriore contrazione (-15,8%), dopo i cali del 2019 e del 2018. La fabbricazione di autoveicoli è diminuita in tutto il mondo, ma ancora una volta la Cina è il paese con il calo più contenuto (-2%). La produzione in Ue-Uk ha totalizzato 13,8 milioni di autoveicoli (-23,5% e una quota del 18% sul totale mondiale). Rispetto al 2019, nel mondo sono stati prodotti oltre 14,5 milioni di veicoli in meno.

Secondo le stime Anfia, in Italia la produzione di autoveicoli è diminuita del 15,1% nel 2020, mentre nel periodo gennaio-settembre 2021 registra una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; se paragonata ai primi nove mesi del 2019, è invece in calo del 15%. La produzione industriale del settore automotive italiano nel suo complesso (inclusa la produzione di carrozzerie e componenti), registra un calo tendenziale del 21% nel 2020 rispetto al 2019 e chiude il consuntivo di gennaio-settembre a +43,9% su base annua (-8,6% rispetto allo stesso periodo del 2019). Per il 2021 si stima che i volumi della produzione italiana possano attestarsi intorno ad 845mila unità (+8,8% rispetto al 2020). A livello mondiale si prevede che la produzione di autoveicoli si chiuda a fine 2021 a +1%.

LaPresse

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