Autonomie e Tav, il M5S prende tempo ma Salvini incalza: guerra fredda nel governo

Il cambio di strategia del vicepremier Di Maio: il primo nemico è il leader del Carroccio

in foto Matteo Salvini, Luigi Di Maio

ROMA – Nel governo giallo-verde è cominciata una vera e propria guerra fredda che ha come sfondo due misure molto care alla Lega: le autonomie e la Tav. Dal canto suo il M5S prova a cambiare le carte in tavola per non cedere, ancora una volta, all’alleato.

Di Maio sulla graticola

Le batoste in Abruzzo e soprattutto in Sardegna hanno lasciato il segno all’interno del Movimento 5 Stelle. C’è una parte sempre più ampia che chiede il ritorno in pompa magna di Beppe Grillo come leader del Movimento, lasciando a Di Maio solo il ruolo di vicepremier. Un passo indietro che il ministro dello Sviluppo economico non ha alcuna intenzione di fare. E le tensioni interne aumentano di giorno in giorno.

Il cambio di strategia del vicepremier: Salvini primo nemico

Da qui il cambio di strategia da parte di Di Maio. La perdita di elettori – ascrivibile certamente alle promesse non mantenute da Di Maio – viene letta dai vertici 5 Stelle come il risultato dell’eccessiva morbidezza nei confronti delle iniziative portate avanti dalla Lega. Ecco quindi la necessità, secondo Di Maio, di andare contro il Carroccio per recuperare voti. Una strategia praticamente suicida, considerando che proprio i ‘no’ ad oltranza del M5S ha portato una sorta di immobilismo in Italia, mal visto dagli elettori. Per Di Maio oggi Salvini è il primo nemico.

L’autogol sulle Autonomie e l’imbarazzo sulla Tav

Ecco, quindi, che Di Maio ha ‘stoppato’ Salvini sulle autonomie. La Lega invece punta forte su questo provvedimento, come promessi in Lombardia e Veneto. Di Maio ha dichiarato di “non voler spaccare l’Italia”. Peccato che il leader pentastellato abbia dimenticato – chissà se davvero per caso – che il provvedimento è inserito nel contratto di governo tanto richiamato dai 5 Stelle quando c’era qualche caso spinoso sul quale pronunciarsi. E allora di cosa stiamo parlando? Le autonomie saranno presto legge dello Stato, con tanti salute al M5S che, in questo suo obiettivo di perdere tempo, sta più più che altro perdendo la faccia. Così come sulla questione Tav, con un supplemento di relazione richiesto dal governo agli stessi che si sono occupati dell’analisi costi-benefici, con l’obiettivo di avere un’indagine ancora più precisa.

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