Bangladesh, proteste dei musulmani per blasfemia: la polizia spara, 4 morti

Gli attacchi della folla a seguito di post online percepiti come blasfermi sono un grosso problema per le forze di sicurezza

(Xinhua/Shariful Islam)

DACCA – Almeno quattro persone sono state uccise e altre 50 ferite quando la polizia del Bangladesh ha sparato in risposta agli attacchi di migliaia di musulmani che protestavano contro un post su Facebook da loro considerato blasfemo.

La protesta e gli scontri con la polizia

Gli attacchi della folla a seguito di post online percepiti come blasfermi sono un grosso problema per le forze di sicurezza del Bangladesh. Dove circa il 90% della popolazione è musulmana. Questa volta sono scesi in strada a Borhanuddin circa 20mila musumani, per chiedere la condanna a morte di un giovane indù arrestato sabato per l’accusa di aver incitato la tensione religiosa.

La polizia ha dichiarato di aver aperto il fuoco dopo che i manifestanti hanno bersagliato gli agenti di pietre e oggetti. Rinforzi di polizia e guardie di sicurezza sono stati inviati nella città. Le autorità ritengono che il bilancio dei morti salirà, poiché 43 persone ricoverate in ospedale sono in pericolo di vita.

I precedenti

Nel 2016 una folla di musulmani attaccò i templi indù in una città orientale dopo un presunto post che avrebbe deriso un luogo sacro all’islam. Anche nel 2012 altri fedeli estremisti incendiarono monasteri, case e negozi dei buddisti nel distretto di Cox’s Bazar. Dopo che una fotografia di un giovane buddista fu considerata offensiva verso il Corano. Nel Paese avvengono spesso anche attacchi e uccisioni di persone appartenenti a minoranze religiose, di blogger laici, giornalisti, scrittori e stranieri, spesso con rivendicazione dei militanti islamisti.

(LaPresse/AFP)

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