Bari, sfruttamento della prostituzione: arrestate 13 persone

Questa mattina agenti della polizia municipale di Bari hanno arrestato, su disposizione del gip del capoluogo pugliese, 13 persone

Foto Donato Fasano - LaPresse

BARI (LaPresse) – Bari, sfruttamento della prostituzione: arrestate 13 persone. Questa mattina agenti della polizia municipale di Bari hanno arrestato, su disposizione del gip del capoluogo pugliese, 13 persone. Accusate di locazione di immobili a scopo di esercizio di casa di prostituzione, tolleranza abituale e sfruttamento della prostituzione. Le misure, comunica la Procura di Bari in una nota, eseguite per i reati di locazione di casa di prostituzione. E sfruttamento della prostituzione nei confronti dei 6 proprietari e dei 4 gestori di fatto degli immobili e di due ‘protettori’ delle ragazze sfruttate, un senegalese e un italiano.

Il provvedimento non è ancora stato eseguito nei confronti di una cittadina brasiliana. Sottoposta agli arresti domiciliari perché in concorso con le persone sopra indicate favoriva e sfruttava la prostituzione. Gli agenti hanno eseguito anche il sequestro preventivo di undici immobili a Bari, sul lungomare Di Cagno Abbrescia e in via Alfredo Giovine, nei pressi degli stabilimenti balneari Pane e Pomodoro, Torre Quetta, Il Trullo, inseriti in un vero e proprio ‘quartiere a luci rosse’, affittati a donne extracomunitarie (soprattutto sudamericane) e di nazionalità rumena che per esercitare la prostituzione pagavano una quota giornaliera molto elevata ai proprietari e ai gestori delle case, tra 100 e 150 euro.

Le perquisizioni eseguite hanno consentito di sottoporre a sequestro somme di denaro in contante e libretti di deposito con ingenti importi, nella disponibilità dei proprietari/gestori. Il gip ha accolto le richieste di arresto avanzate dalla Procura al termine di un’attività di indagine svolta dalla polizia municipale di Bari, anche con intercettazioni telefoniche, ripetuti servizi di appostamento e assunzione di informazioni dai clienti e dalle persone offese.

Acquisiti un video e un file audio che documentano le illecite pretese subite da alcune vittime.

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