Basket, addio a David Stern: con lui l’NBA si è aperta al mondo

La NBA piange David Stern, storico commissioner della Lega scomparso all'età di 77 anni a New York dopo essere stato colpito da un'emorragia cerebrale qualche settimana fa

AP Photo/Bebeto Matthews

MILANO – Basket, addio a David Stern: con lui l’NBA si è aperta al mondo. La NBA piange David Stern, storico commissioner della Lega scomparso all’età di 77 anni a New York dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale qualche settimana fa. Avvocato newyorkese di origini ebraiche, Stern è stato commissioner per 30 anni dal 1984 al 2014 e grazie a lui la NBA è passata dall’essere un campionato sull’orlo della crisi e della bancarotta a quello più ricco, famoso e seguito al mondo.

Stern aveva il basket come passione e la legge come professione, a pensava di tornare se non avesse avuto successo nella NBA. Non l’ha mai fatto. “Senza David Stern, la NBA non sarebbe quella che è oggi”, ha dichiarato l’Hall of Famer Michael Jordan. “Ha guidato la lega in periodi turbolenti e l’ha trasformata in un fenomeno internazionale, creando opportunità che pochi avrebbero potuto immaginare prima”, ha aggiunto il leggendario giocatore dei Chicago Bulls.

Cosa ha cambiato

E’ stato proprio grazie all’apparire sulla scena di star del calibro di Jordan e prima ancora di fenomeni come Magic Johnson e Larry Bird che negli anno ’80 hanno consentito alla NBA di uscire dai confini americani e diventare un campionato con appassionati e tifosi in tutto il mondo. Fondamentale, per questa svolta, proprio il lavoro di Stern che ha ‘esportato’ il prodotto NBA prima in Europa e poi in Asia. Quando ha lasciato il posto al nuovo e attuale commissioner Adam Silver, Stern ha consegnato nelle sue mani un’industria da oltre 5 miliardi di dollari all’anno di fatturato con giocatori che arrivano ormai da tutti e 5 i continenti: da Drazen Petrovic a Toni Kukoc, da Dirk Nowitzki a Yao Ming, fino a Giannis Antetokounmpo e agli azzurri Danilo Gallinari e Marco Belinelli.

Le dichiarazioni dell’attuale commissioner

“Grazie a David, la NBA è un marchio davvero globale che lo rende non solo uno dei più grandi commissioner sportivi di tutti i tempi, ma anche uno dei più influenti businessman della sua generazione”, ha affermato Silver. “Ogni membro della famiglia NBA è beneficiario della visione, della generosità e dell’ispirazione di David”, ha aggiunto il commissioner. “Abbiamo perso un grande visionario”, ha dichiarato LeBron James, l’ultima grande superstar planetaria della NBA. “Lui e il Dr. James Naismith sono le due persone più importanti per il gioco del basket: Naismith perché ha inventato il gioco e David per la sua visione che lo ha reso globale”, ha aggiunto la star dei Lakers.

Il grande merito di Stern è stato quello di guidare una lega di giocatori per lo più neri, afflitta da problemi di droga negli anni ’70, ad un campionato seguito prima in tutta l’America, anche quella tradizionale, e poi in tutto il mondo. Grazie a lui si devono l’introduzione di un programma antidroga e l’implementazione del così detto salary cup. Sotto la sua guida, la NBA ha visto la nascita di sette nuove franchigie, la creazione di una lega femminile (la WNBA) e quella della G-League, una lega di sviluppo parallela alla NBA. E’ stato anche grazie a lui che nel 1992, la NBA ha mandato alle Olimpiadi di Barcellona il primo e forse unico vero ‘Dream Team’ con campioni del calibro di Jordan, Magic, Bird, Scottie Pippen, David Robinson e altri. “Non ci sono parole che possano davvero descrivere l’impatto enorme della visione, dell’equità e del duro lavoro del commissioner Stern per così tanti anni”, ha dichiarato proprio Bird.

(Antonio Martelli – LaPresse)

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