Belgio, i nazionalisti: “No al Global Compact o cade il governo”

Il premier belga, il liberale francofono Charles Michel, si è impegnato a sostenere il testo nel suo intervento a settembre all'Onu

Reporters © Jimmy Kets

BRUXELLES (LaPresse/AFP) – I nazionalisti fiamminghi del partito N-VA che fanno parte della coalizione di governo in Belgio minacciano, per bocca del loro presidente Bart De Wever, di far cadere l’esecutivo sulla questione del Patto Onu sulle migrazioni. A cui si oppongono.

La protesta dei nazionalisti fiamminghi

“Se il governo sostiene questo patto, sarà un governo in cui sarà impossibile mantenere la nostra posizione”, ha detto il numero uno dell’Alleanza neo-fiamminga N-VA, Bart De Wever, alla tv francofona Rtbf. Il partito è uno dei pilastri della coalizione al potere da ottobre 2014. “Non sosteniamo un governo che andrebbe a Marrakech” a firmare il Global compact, ha detto ancora De Wever.

No Global Compact, caos in Belgio

Il capo dell’N-VA, che è sindaco di Anversa, la più grande città del Belgio, faceva riferimento al summit in programma il 10 e l’11 nella città marocchina per approvare il documento di circa 25 pagine delle Nazioni unite sulle migrazioni.

La posizione del premier

Il premier belga, il liberale francofono Charles Michel, si è impegnato a sostenere il testo nel suo intervento a settembre all’Onu. Ma l’N-VA, diversamente dagli altri tre partiti della coalizione (cioè MR, Open VLD e cristiano-democratici del CD&V) denuncia il documento da qualche settimana.

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