Berlusconi tenta di tornare in pista e invoca la piazza contro il governo

La decadenza del Cavaliere, da 'rock' a 'lento'

MILANO – Dopo quasi trent’anni sulla cresta dell’onda Silvio Berlusconi rappresenta un ritratto sbiadito dei tempi che furono. Lo dimostrano la sua scarsa presenza sulla scena politica e la difficoltà a prendere coscienza della fine di un’epoca: la sua. Ci prova a tornare in pista, ma la Lega, dama che lo ha accompagnato per molti anni, per il giro di valzer governativo ha scelto il M5S, e il presidente non riesce a farsene una ragione. Tant’è che annuncia, per i prossimi giorni, la presenza di Forza Italia nelle piazze contro le politiche del governo giallo-verde.

Silvio da rock a lento

Le parole dell’ex premier sembrano non riuscire più a far presa sugli elettori: gli ultimi sondaggi danno Fi sotto l’8%, ma Berlusconi ci prova e rispolvera i vecchi discorsi, quelli che un tempo sembravano rock e venivano premiati dai cittadini, ma oggi sono ‘lenti’ e non convincono. “Forza Italia nei prossimi giorni, sarà nelle piazze in tutta Italia per sensibilizzare gli italiani sul pericolo che corriamo e per chiedere un convinto cambio di rotta – dice – Siamo con le imprese, con i lavoratori, con le categorie produttive, siamo con quell’altra Italia seria, quella che è la vera maggioranza degli italiani, e che non tarderà a rendesi conto che il Governo giallo-verde sta negando un futuro di prosperità e di vera libertà a tutti gli italiani”.

La speranza del ricongiungimento con la Lega

Auspicando la fine dell’esperienza del governo pentaleghista è chiaro che Berlusconi spera che il carroccio torni sui suoi passi e rimetta insieme i cocci dell’alleanza di centrodestra per un nuovo governo (ammesso che il presidente Sergio Mattarella sia, poi, d’accordo). Questo, al momento, sembra l’unico modo per salvare Fi dalla lenta agonia in cui si sta consumando. “Il centrodestra – sostiene – si conferma ogni giorno di più a tutti i livelli come unica proposta di governo vincente e credibile per dare una risposta ai problemi del Paese – conclude Berlusconi – che presto a livello nazionale si tornerà a questa formula, accantonando la deleteria parentesi del Governo giallo-verde, che gode di un consenso effimero, e che è destinato a crollare sotto il peso delle sue contraddizioni”. Sarà, ma al momento nulla risuona più effimero delle parole pronunciate dal cavaliere a cui i cittadini hanno voltato le spalle, probabilmente, per qualche promessa mancata di troppo.

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