Bernini, Salvini cambi rotta alla legge di Bilancio

Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Anna Maria Bernini

Roma – “Verrebbe da dire: meglio tardi che mai. Già è singolare che il governo incontri gli imprenditori e le parti sociali non prima di presentare la Manovra, ma solo in seguito alla bocciatura europea e addirittura dopo il primo voto alla Camera su di un testo che già si annuncia obsoleto. Che almeno questo ritardo serva per fare capire quanto sia autolesionista presentare una legge di Bilancio in deficit solo per fare assistenzialismo a pioggia.

Forza Italia ha combattuto e combatte le regole troppo ferree e dirigiste della Commissione europea, perché vincoli troppo stringenti non farebbero che rallentare lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.Questi traguardi, tuttavia, si raggiungono non attraverso mance elettorali che svuotano le tasche degli italiani operosi, come il reddito di cittadinanza, ma con provvedimenti strutturali che liberano gli investimenti e le energie di chi produce.

Per contrastare la recessione in cui questo governo ci sta sprofondando abbiamo bisogno di realizzare le infrastrutture, non di bloccarle. Abbiamo bisogno di sostenere le imprese tagliando il cuneo fiscale per spingerle a investire ed assumere, non di ingessare il mercato del lavoro con regole suicide.

In Senato proporremo emendamenti per abbassare le tasse sulle persone, le imprese ed il lavoro, convinti come siamo che solo la flat tax sia in grado di fare ripartire la crescita e di abbattere la disoccupazione.

“Le parole di Salvini che abbiamo sentito ieri e oggi non possono che darci ragione

Se è davvero socio alla pari nel contratto e nell’Esecutivo, dia un segnale forte, dimostri che non sono state vane le battaglie combattute negli anni all’interno del centrodestra, faccia sentire la sua voce e imponga le nostre misure per far ripartire l’Italia, non per contribuire al suo naufragio. Forza Italia sarà sempre dalla parte di chi lavora e produce, mai contro“. Lo dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.

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