Borsa, lo spread di nuovo sopra i 200 non deprime Piazza Affari

Restano intanto in primo piano le relazioni non semplici tra le due forze di governo

MILANO – La nuova fiammata dello spread questa volta non fa inciampare Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dal tonfo di oltre il 2% di venerdì dovuto all’accentuarsi delle tensioni politiche, ha recuperato almento in parte terminando la seduta a 21.735 punti con un progresso dello 0,44%. Questo nonostante il differenziale tra Btp e Bund sia tornato sopra la soglia dei 200 punti base, con una chiusura in area 201 e il rendimento del differenziale italiano all’1,66% sul mercato secondario.

Tensioni nel governo gialloverde

Restano intanto in primo piano le relazioni non semplici tra le due forze di governo, con il vicepremier leghista Matteo Salvini che ha spiegato di non avere incontri in agenda con l’omologo pentastellato Luigi Di Maio, concludendo che “per il futuro siamo nelle mani del buon Dio”.

In calo gli istituti di credito

Nella settimana che porterà al meeting Bce di giovedì, tra le big del comparto bancario di Piazza Affari a soffrire sono state soprattutto Banco Bpm e Unicredit. Il titolo dell’istituto di piazza Gae Aulenti è sceso nel pomeriggio, chiudendo infine sul -0,34% a 11,18 euro dopo aver toccato un rosso anche di un punto percentuale, dopo le indiscrezioni lanciate da Bloomberg in merito a possibili tagli del personale che la banca starebbe valutando di inserire nel prossimo piano industriale. Mentre il gruppo nato dalla fusione di Bpm e Banco Popolare ha vestito la maglia nera del Ftse Mib, con un calo dell’1,07% a 1,75 euro.

Ubi Banca in rialzo

Sul fronte opposto, Ubi Banca guadagna l’1,65% a 2,51 euro, dopo il perfezionamento della cessione di 900 milioni lordi di posizioni in sofferenza. Tra i singoli titoli regina di giornata è stata comunque Unipol (+4,24% a 4,7 euro) sui massimi annui. Il gruppo assicurativo bolognese si è accordato con i sindacati per l’attivazione del fondo esodi. A fronte di 600 uscite volontarie nel triennio 2019-2021 previste dal piano industriale, sono previste 300 assunzioni aventi carattere di occupazione stabile.

Su anche Saipem, Tenaris e oil

Moderato rialzo per Saipem (+0,87% a 4,29 euro), che ha siglato nuovi contratti nel drilling offshore in Romania e Abu Dhabi per un valore complessivo di oltre 160 milioni di dollari Usa. Ma bene anche gli altri titoli oil: +1,39% per Tenaris e +0,68% per Eni. Infine, chiusura positiva per Campari (+0,29% a 8,56 euro), che ha avviato negoziati in esclusiva con la società Financière Chevrillon e un gruppo di azionisti di minoranza, riconoscendo agli stessi in tale contesto una put option, con l’obiettivo di acquisire la società francese Rhumantilles, proprietaria del 96,5% della società Bellonnie & Bourdillon Successeurs con sede in Martinica.

(LaPresse/Finanza.com)

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