Borsa, Milano apre piatta. Cauti i listini europei

Partenza cauta per le Borse europee dopo i recenti guadagni

MILANO – Apertura piatta per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,05% a 23.377,01 punti.

Primi scorci di giornata senza spunti particolari per Piazza Affari, reduce dai massimi aggiornati più volte nei giorni scorsi. L’indice Ftse Mib sale comunque dello 0,13% a quota 23.369 punti. Tra i peggiori Poste (-1,21%) che stamattina ha diffuso i conti del terzo trimestre con un utile netto pari a 320 milioni di euro, in calo dello 0,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018, ma comunque sopra la attese degli analisti ferme a 299 milioni. I ricavi sono invece saliti dell’1,8% attestandosi a 2,57 miliardi, oltre i 2,54 miliardi previsti dal mercato.

Prese di beneficio su Poste ed Enel

Poste Italiane ha approvato la distribuzione di un acconto del dividendo ordinario previsto per il 2019 pari a 0,154 euro per azione. L’acconto sarà messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre, con data stacco della cedola al 18 e record date al 19 novembre.Tra le banche balzo di oltre il 2% per Unicredit che ha concluso una maxi-cartolarizzazione da 4,1 mld. Oggi è in agenda il cda per l’approvazione dei conti trimestrali che verranno resi noti domani prima dell’avvio delle contrattazioni. Bene anche le altre banche (+1,41% UBI Banca, +1% Bper) sulla scia del rally di Societe Generale a Parigi nonostante gli utili trimestrali sotto le attese. Tra le big di Piazza Affari debole Enel che cede lo 0,82%, male anche Campari (-1,2%).

Cauti i listini europei in avvio

Partenza cauta per le Borse europee dopo i recenti guadagni. In avvio l’indice Eurostoxx 50 segna un +0,02%. A Francoforte il Dax è piatto, a Parigi il Cac40 segna un +0,02% e a Londra l’indice Ftse100 scivola dello 0,22%. Sui mercati torna la cautela in attesa di sviluppi sul fronte commerciale Usa-Cina.

Gli accordi commerciali

Secondo il quotidiano giapponese Nikkei, si rischia di posticipare l’accordo commerciale preliminare, con Pechino che insiste sul fatto che Washington dovrebbe ritirare tutti i dazi imposti sui prodotti cinesi dall’estate dello scorso anno, prima che venga firmata la fase 1 dell’intesa. La giornata sarà movimentata da alcuni dati in arrivo in Europa a partire dagli indici Pmi servizi e composite dei principali paesi dell’area euro. Sul fronte banche centrali, da segnalare i discorsi di De Guindos (Bce) ed Evans (Federal Reserve).

(AWE/Finanza.com)

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