Borsa: Milano freddata dalle parole di Bullard (Fed), anche l’Europa ribassista

Peggior titolo del Ftse Mib è Stm con quasi -4,5% a 30,4 euro. Tra le banche arrancano Unicredit (-4,3% a 10 euro), Intesa Sanpaolo (-3%) e Bper (-2,2%)

Foto LaPresse

MILANO – Finale d’ottava tinto di rosso per Piazza Affari che si accoda al sentiment ribassista delle principali Borse del Vecchio continente. Anche Wall Street ha aperto i battenti in calo in scia ai timori di tapering da parte della Federal Reserve (Fed), con il Dow che potrebbe archiviare così la peggior settimana da gennaio. A far scattare le pesanti vendite le parole del presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, che vede un primo aumento dei tassi di interesse già nel 2022 poiché l’inflazione aumenta più rapidamente di quanto previsto in precedenza.

Piazza Affari

Per la Borsa di Milano la brusca accelerazione si è concretizzata nel pomeriggio, con l’indice Ftse Mib che ha ampliato i ribassi e finito per mandare in archivio la seduta in calo dell’1,93% a quota 25.218,16 punti quasi azzerando i guadagni da inizio mese. Il tutto in una seduta caratterizzata, come ricordano alcuni operatori di mercato, delle cosiddette “tre streghe”, ovvero le scadenze dei contratti future su azioni, indici e opzioni (un evento che accade trimestralmente). Guardando agli altri mercati europei, Francoforte cede sul terreno l’1,78%, a 15.448 punti. Londra è quella che fa peggio: perde l’1,90%, a 7.017 punti. Parigi scivola giù dell’1,46% a 6.596 punti. Madrid registra una perdita dell’1,80%, a 9.030 punti.

Stm peggior titolo

Le vendite si sono concentrare sui titoli finanziari ed energetici. Peggior titolo del Ftse Mib è Stm con quasi -4,5% a 30,4 euro. Tra le banche arrancano Unicredit (-4,3% a 10 euro), Intesa Sanpaolo (-3%) e Bper (-2,2%) con quest’ultima che prepara il completamento dell’acquisizione di un importante ramo d’azienda dal gruppo Intesa Sanpaolo, già in larga parte realizzate lo scorso 22 febbraio con il trasferimento di 455 filiali e 132 punti operativi. L’istituto si appresta a incorporare lunedì 21 giugno altri 33 sportelli (31 filiali e 2 punti operativi), tutti ubicati in Lombardia. Giù anche gli energetici, con Eni che ha ceduto il 3% . Tra gli industriali in panne Buzzi (-3%). L’unico segno più della giornata per Diasorin (+1%).

Sul versante dei titoli di Stato, chiusura in rialzo a 107 punti base per lo spread tra Btp e Bund, con il rendimento del decennale italiano allo sul mercato secondario.

(LaPresse)

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