BRESCIA – I carabinieri della Stazione di Brescia Piazza Tebaldo Brusato hanno eseguito due misure di custodia cautelare, emesse dai gip presso il Tribunale ordinario e il Tribunale per i minorenni presso la Procura di Brescia, nei confronti di una giovane donna, cl. 2000, residente a Brescia, finita ai domiciliari e nei confronti di un minore, cl. 2007, residente a Gavardo, il collocamento in comunità.
Alla fine di settembre i due si erano resi responsabili, in concorso con altri due soggetti non meglio identificati, di una rapina nei confronti di un rider di nazionalità afghana, che aveva prontamente denunciato l’accaduto ai carabinieri. La vittima, mentre si trovava in pieno giorno nel centro storico di Brescia e stava effettuando una consegna per una nota compagnia di consegna del cibo a domicilio, con una banale scusa veniva avvicinato dai giovani che successivamente lo afferravano alle spalle e, dopo averlo spintonato ripetutamente, gli sottraevano un marsupio contenente documenti vari e la somma contante di 900 euro in contanti, per poi darsi immediatamente alla fuga a piedi. Prima di fuggire il denunciante, che era riuscito dopo una breve rincorsa a bloccare uno dei rapinatori, veniva morso ad un braccio dalla giovane donna che lo induceva così a mollare la presa e garantiva la fuga del suo complice.
Le indagini dell’Arma sono state coordinate dalla Procura della Repubblica ordinaria e dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni e, partite dall’analisi dei filmati di video-sorveglianza cittadina, hanno consentito di fare luce in tempi brevi sull’episodio, ricostruendone l’esatta dinamica anche grazie alla raccolta di testimonianze e ricognizioni fotografiche.
