Brexit, la Boe teme l’uscita ‘no-deal’ e taglia le stime del Pil britannico

La Bank of England ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0,75% nel Regno Unito, ma ha tagliato le previsioni di crescita dell'economia britannica per i rischi di una 'no-deal' Brexit.

LONDRA – La Bank of England ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0,75% nel Regno Unito, ma ha tagliato le previsioni di crescita dell’economia britannica per i rischi di una ‘no-deal’ Brexit. “Nel caso di una Brexit senza accordo, il tasso di cambio della sterlina probabilmente si ridurrebbe. L’inflazione aumenterebbe e la crescita del Pil rallenterebbe”, scrive la BoE nel comunicato della sua riunione di politica monetaria. La Banca centrale vede ora un Pil in aumento dell’1,3% sia nel 2019 sia nel 2020. In precedenza stimava una crescita dell’1,5% per quest’anno e dell’1,6% per il 2020.

Il problema

La Banca centrale sottolinea che dallo scorso maggio “la probabilità percepita di una Brexit senza accordo è aumentata in modo significativo”. Boris Johnson ha assunto la carica di primo ministro britannico la scorsa settimana. Quindi ha promesso di portare a termine il divorzio con l’Ue alla scadenza del 31 ottobre, con o senza un accordo con Bruxelles. Ieri il suo ministro delle Finanze, Sajid Javid, ha annunciato nuovi fondi per aiutare il governo e le imprese a prepararsi per recidere i legami durante la notte con il partner commerciale più vicino della Gran Bretagna. Ma il governatore della Boe, Mark Carney, ha avvertito che, sebbene i preparativi sarebbero da considerare vitali, le previsioni sul Pil “non possono non considerare gli adattamenti economici fondamentali di una nuova relazione commerciale che comporterebbe una Brexit senza accordo”.


LaPresse

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