Brexit, la Camera boccia l’accordo con l’Ue. Corbyn: la peggior sconfitta della storia per un premier britannico

La May ha chiesto il voto di fiducia al suo esecutivo. La Camera dei Comuni lo affronterà domani.

Drastica e concisa: “L’Europa non ci darà un nuovo accordo. L’unica opzione è votare questo”. E’ la sintesi del discorso di Theresa May: tra i ‘boo’ degli avversari il primo ministro ha cercato di convincere la Camera dei Comuni ad accettare il deal da lei stipulato con l’Europa. Ma non è servito. Westminster ha detto no.

“L’accordo – aveva spiegato la May nel suo discorso, prima del voto – permetterà all’Irlanda del Nord di avere protezione del mercato elettrico, fornitura energetica assicurata e la cooperazione con gli alleati europei”.

L’Europa nei giorni scorsi aveva teso la mano, almeno informalmente, garantendo alla Uk il regime temporaneo dell’Irlanda del Nord in una sorta di mercato comune: ma non ci sono date di scadenze, solo intenti.

Dall’Ue la May aveva avuto pure la garanzia di inserire la Gran Bretagna nell’unione doganale fino a quando non verrà trovata una soluzione con il confine irlandese. Ma lo scenario è apparso fumoso, non convincenti.

Parole dure dalla pm pure per l’opposizione: “E’ critica e incoerente”.

Il suo futuro politico ora è appeso a un filo: 432 voti contrari, solo 202 a favore. “La peggior sconfitta per un premier britannico”, ha commentato
il laburista Jeremy Bernard Corby .

Ciò che ha fatto storcere il naso trasversalmente ai componenti della Camera è stata anche la perdita del ‘passaporto finanziario’ della City.

Tre le strade possibile per la Gran Bretagna (clicca qui): un nuovo referendum, il ritorno al voto o, la più complessa, l’uscita dall’Ue senza accordo.

La May ha chiesto il voto di fiducia al suo esecutivo. La Camera dei Comuni lo affronterà domani.

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