Brexit, ok dell’Europarlamento all’accordo tra Ue e Gran Bretagna. Von der Leyen: “Pronti a punire violazioni”

La numero uno dell'esecutivo comunitario ha messo in chiaro le cose: l'accordo ha un "meccanismo vincolante di risoluzione delle dispute e la possibilità di misure unilaterali ove necessario" e "non vogliamo dover usare questi strumenti, ma non esiteremo a utilizzarli se necessario"

Foto Francois Walschaerts Pool via AP in foto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen

MILANO – L’Europarlamento va verso la ratifica dell’accordo che stabilisce le regole delle future relazioni fra Ue e Regno Unito. “Nonostante il voto di oggi sia ovviamente una fine, è anche l’inizio di un nuovo capitolo”, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria. Oltre a sottolineare che l’intesa “protegge i diritti dei nostri cittadini e l’integrità del mercato unico”, la numero uno dell’esecutivo comunitario ha messo in chiaro le cose. L’accordo ha un “meccanismo vincolante di risoluzione delle dispute e la possibilità di misure unilaterali ove necessario” e “non vogliamo dover usare questi strumenti, ma non esiteremo a utilizzarli se necessario”.

L’avvertimento

Un avvertimento che è giunto poco dopo che la Francia ha avanzato una minaccia al Regno Unito. Se Londra non dovesse applicare l’accordo post Brexit relativo alla pesca, ci sarebbero “misure di ritorsione in altri settori se necessario”, ha chiarito il sottosegretario francese agli Affari europei, Clément Beaune, parlando a BFM Business, alludendo al settore finanziario. “Il Regno Unito aspetta alcune autorizzazioni da parte nostra per servizi finanziari. Non ne daremo finché non avremo garanzie su pesca e altre questioni”, ha precisato Beaune.

L’accordo sulla Brexit

Sullo sfondo, il fatto che il governo di Boris Johnson è stato accusato di violare gli impegni sull’Irlanda del Nord e l’accordo sulla pesca. Diversi pescatori francesi hanno lamentato che è stato impedito loro di operare in acque britanniche a causa delle difficoltà nell’ottenere le licenze. Quanto all’Irlanda del Nord, sono sorte tensioni per la decisione unilaterale del Regno Unito di allentare le regole commerciali per quest’area britannica. In base a un protocollo separato rispetto all’intesa, l’Irlanda del Nord resta parte de facto del mercato unico Ue, dunque i beni che vi arrivano dal Regno Unito devono essere sottoposti a controlli Ue, ma Downing Street ha deciso di estendere i periodi di grazia sui controlli.

Il via libera dell’Europarlamento

Il via libera dell’Europarlamento all’intesa, raggiunta alla vigilia di Natale dopo estenuanti negoziati, non pare in dubbio (l’esito verrà annunciato mercoledì mattina). Nel dibattito, i gruppi politici si sono espressi a favore dell’accordo come opzione migliore per ammortizzare i peggiori effetti della Brexit. Ma gli eurodeputati non hanno mancato di criticare le iniziative unilaterali di Londra in violazione dell’accordo di recesso e del protocollo sull’Irlanda del Nord.

Un fallimento per l’Ue

La Brexit è “un fallimento dell’Ue e dobbiamo imparare la lezione”, ha detto il capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier parlando all’Europarlamento. A suo parere “abbiamo molto più in comune di ciò che ci divide”. Ma il divorzio “è un avvertimento” su ciò che sente la gente e bisogna capire “perché il 52% dei britannici ha votato contro l’Europa”. In attesa del via libera formale all’accordo commerciale, la sua applicazione è cominciata a gennaio. Secondo la Bbc, questi quattro mesi sono stati caratterizzati da minori scambi commerciali fra Ue e Regno Unito e spesso da una mancanza di cooperazione.

(LaPresse)

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