Brucellosi, in campo i sindaci del Casertano

Le amministrazioni di Aversa, Castelvolturno, Casal di Principe, Cancello Arnone, Santa Maria La Fossa e Grazzanise al fianco degli allevatori

AVERSA – Il Comune normanno abbraccia la lotta degli allevatori bufalini, unendosi alle amministrazioni del territorio che stanno chiedendo alla Regione una frenata sul nuovo, contestato piano di eradicazione della brucellosi bufalina. Nei giorni scorsi i Comuni di Castelvolturno, Cancello Arnone e Santa Maria la Fossa hanno chiesto al governatore Vincenzo De Luca un incontro urgente per cercare “soluzioni condivise dal territorio” e mitigare la “politica dei blocchi” che sta assumendo “le connotazioni di uno scontro”. Da parte sua, il Comune di Grazzanise ha approvato l’ordine del giorno proposto ai sindaci dal coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino per chiedere di fermare il piano. E Aversa, secondo quanto assicura il sindaco Alfonso Golia, farà altrettanto a breve scadenza: “Le istituzioni devono stare al fianco degli allevatori e creare una filiera istituzionale per risolvere il problema della brucellosi. Il settore bufalino è una risorsa per il nostro territorio e va tutelato”.

A rendere più teso il clima è stata la motivazione addotta dalla Regione per il commissariamento della questione bufalina: l’ente ha scritto nella delibera che “le richiamate criticità appaiono legate al difficile contesto ambientale e territoriale oggetto di intervento, in molti casi interessato da infiltrazioni e azioni della criminalità organizzata” e ha elencato fra le competenze del commissario l’“ordine pubblico”. Tanto è vero che poi l’incarico è stato affidato al generale Luigi Cortellessa, già a capo del Comando carabinieri per la tutela agroalimentare.

Formulazione sulla quale si sono espressi gli allevatori e il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, che si è dichiarato “sorpreso perché non mi aspettavo che fra i motivi di un intervento sanitario vi fosse un problema di criminalità organizzata” e “preoccupato, perché essendo un rappresentante di questo territorio, non può non preoccuparmi la presunta presenza di criminalità organizzata (ovviamente tutta da dimostrare, citando episodi, soggetti, momenti in cui questa mafia si sia palesata) in un settore fondamentale della nostra economia; e come mai chi ne è a conoscenza ( la giunta regionale) non ha provveduto a denunciare tutto alla magistratura?”. Secondo Natale, “si tenta di demonizzare chi sta combattendo per difendere il proprio lavoro, facendo paventare chissà quali oscure manovre criminali dietro la loro lotta”.

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