Calcio, Allegri: “Bonucci rientra dopo la sosta. Valore di Dybala non si discute”

Invertire il trend con le piccole per tornare grandi. La Juve prova a voltare pagina dopo la bruciante sconfitta in Supercoppa. L'occasione la offre l'anticipo di domani sera con l'Udinese allo Stadium.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari Nella foto: Massimiliano Allegri

MILANO– Invertire il trend con le piccole per tornare grandi. La Juve prova a voltare pagina dopo la bruciante sconfitta in Supercoppa. L’occasione la offre l’anticipo di domani sera con l’Udinese allo Stadium. Max Allegri mette in guardia i suoi: la Signora, in questa stagione, ha già perso troppi punti contro le avversarie di centro-bassa classifica. E il toscano vuole festeggiare le 300 panchine in A con una vittoria. “Serviranno molta pazienza, lucidità e precisione tecnica, in partite come queste mancano gli spazi e c’è meno attenzione”, spiega. Ma uno dei temi della sfida con i friulani, precisa, non è la reazione: la Juve vista a San Siro a Max è piaciuta. “L’Inter è la squadra più forte in questo momento e continua a dimostrarlo. In alcune situazioni dovevamo fare meglio quando eravamo in vantaggio e abbiamo avuto alcune situazioni potenzialmente importanti. Spiace aver perso al 120′, ma la prestazione non cambia il giudizio”.

In ogni caso, domani è un’altra storia. “La Supercoppa è una gara secca, il campionato un percorso completamente diverso. Affrontiamo una squadra fisica, che difende molto bene”, spiega Allegri, annunciando dei cambi viste le energie extra spese con l’Inter. La buona notizia è che “stiamo tutti abbastanza bene a parte Danilo e Bonucci, che nell’allenamento di ieri ha avuto un risentimento. Riavremo Leo dopo la sosta”. Sarà in campo invece dal 1′ Dybala, il bianconero più chiacchierato. L’ad Arrivabene continua a ‘punzecchiare’ l’argentino con il contratto in scadenza e circondato da sirene tentatrici. Allegri si smarca dal tormentone rinnovo: “Le valutazioni dei contratti riguardano la società. Per quello che riguarda la valutazione tecnica Paulo l’ho cresciuto, era arrivato dal Palermo che era una bambino. Nella seconda parte di stagione mi aspetto molto da lui. Il suo valore non si discute, è un grande giocatore”. Secondo il tecnico, poi, la gestione dei giocatori in scadenza non è un problema: “Il calcio è sempre basato sul campo, è lì che bisogna fare. Arrivabene ha fatto un discorso di programmazione, in questo momento siamo fuori dalla Champions. Tutte le valutazioni vanno fatte a marzo e aprile. Noi dobbiamo pensare solo a giocare e lavorare”.

Gennaio, però, è mese di mercato. Ma “la rosa è questa”, taglia corto Allegri quando gli si chiede del possibile addio di Arthur. “Con questi giocatori dobbiamo arrivare a fine stagione nel migliore dei modi. Stiamo crescendo come squadra, stiamo lavorando bene per cercare di ottenere il massimo dei risultati. Dobbiamo solamente rimanere sereni”. Aggettivo, forse, scelto non a caso visti gli indizi di un eccesso di nervosismo nelle file bianconere. “Io in 20 anni sono stato squalificato due volte. Dopo il Napoli ho detto delle cose all’arbitro e ho sbagliato, ma una ogni 20 anni concedetemela…”, si difende il tecnico. Quanto all’episodio tra Bonucci e il dirigente nerazzurro in Supercoppa, per Allegri il caso è chiuso. “Leo pagherà la multa, al termine di una partita i battibecchi possono starci. Ma la Juve ha sempre tenuto dei comportamenti lineari e rispettosi verso gli arbitri e gli altri”.

Quanto all’undici anti-Udinese, il grande dubbio della vigilia è il ballottaggio Bernardeschi-Kulusevski. Rientra tra i pali Szczesny, che ora ha il green pass. In difesa possibile chance per Pellegrini anche se rientra Cuadrado dalla squalifica. “E De Sciglio e Alex Sandro con l’Inter hanno fatto una buona partita sotto l’aspetto difensivo”, spiega Allegri. “Purtroppo il brasiliano ha commesso quell’errore nel finale, nessuno se l’aspettava”. Chiellini “pensavo di ritrovarlo tra 10 giorni ma stamattina l’ho visto e respirava…”, ironizza Allegri. Ma giocherà Rugani, al fianco di de Ligt. A centrocampo promossi Rabiot, che mercoledì “ha sovrastato Barella” e McKennie: “L’altra sera ha fatto 16 km”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome