Calcio, Allegri rilancia Dybala ma si nasconde: “Pensare al 4° posto”

La parola scudetto non viene mai pronunciata, se non associandola a Milan, Napoli e Inter, anzi il ritornello ribadito più volte è sempre quello del quarto posto e della qualificazione Champions da blindare. Massimiliano Allegri si nasconde, ma il derby d'Italia è la gara chiave per fissare il reale obiettivo della Juventus da qui a fine stagione.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 08 Dicembre 2021 Nella foto: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.);

TORINO – La parola scudetto non viene mai pronunciata, se non associandola a Milan, Napoli e Inter, anzi il ritornello ribadito più volte è sempre quello del quarto posto e della qualificazione Champions da blindare. Massimiliano Allegri si nasconde, ma il derby d’Italia è la gara chiave per fissare il reale obiettivo della Juventus da qui a fine stagione. Un successo permetterebbe infatti alla Vecchia Signora di mettere la freccia, superare per la prima volta in campionato i campioni d’Italia e iscriversi alla corsa per il tricolore, forte anche del ruolino di marcia di 16 risultati utili consecutivi. Per aggiungere un posto al tavolo dello scudetto il tecnico toscano si affida a Paulo Dybala, l’uomo più chiacchierato delle ultime settimane, presente bianconero e, forse futuro, nerazzurro. Per la Joya sarà comunque una sfida speciale, la prima di fronte al proprio pubblico (l’Allianz Stadium va per il tutto esaurito) dopo l’annuncio della proprietà dello stop alle trattative per il rinnovo. Allegri ha chiarito che la Joya sarà della partita, precisando comunque al tempo stesso che “con la società siamo in linea su tutto, io espongo le mie idee, la società espone le sue, alla fine troviamo sempre una unità di intenti per programmare e andare avanti”. Nello specifico, senza il talento di Laguna Larga.

Oltre a Dybala la sosta per le nazionali ha riconsegnato abili e arruolabili altri elementi preziosi, facendo rientrare l’emergenza in casa bianconera. “C’è bisogno di energie fresche, soprattutto in questo momento i cambi serviranno, si va verso il finale di stagione e abbiamo tante partite nelle gambe – avverte Allegri – Più gente fresca abbiamo meglio è”. Chiellini e Alex Sandro saranno del match, Zakaria è recuperato ma a centrocampo e in attacco c’è più di un ballottaggio (“se indovinate la formazione vuol dire che ve la dicono”, ha scherzato non a caso l’ex allenatore del Milan). L’unico certo di un posto da titolare è Dusan Vlahovic, che da quando è sbarcato a Torino si è caricato la squadra sulle spalle. Il serbo non c’era quando la Juve ha perso la Supercoppa Italiana all’ultimo secondo ai tempi supplementari, punita da Sanchez. Dal suo arrivo la musica è cambiata. “Magari domani tocca a noi vincere – confida il tecnico bianconero – E’ difficile dire chi è la squadra favorita in partite come il derby d’Italia. Noi non giochiamo per far perdere lo scudetto all’Inter, ma per arrivare tra le prime quattro”. Allegri a questo punto tira fuori lo spauracchio Atalanta, la più accreditata tra le inseguitrici, e il refrain sul traguardo Champions. “Il nostro obiettivo è giocare la Champions l’anno prossimo. La Juve deve pensare al quarto posto, ora siamo quarti ma potenzialmente siamo a +5 sull’Atalanta, con tanti punti ancora da prendere”. Sono 24, ma quelli di domenica sera hanno un peso specifico diverso e indirizzeranno inevitabilmente la stagione. Sia dell’Inter che della Juve.

LaPresse

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