Calcio, Ancelotti: “Haaland al City? Mi tengo il mio Real Madrid”

"Haaland al City? Non mi piace parlare di queste cose. È un grande giocatore e un grande club, ma sto con la mia squadra che mi ha regalato un'altra finale di Champions League".

Foto Cafaro/LaPresse in foto Carlo Ancelotti

MILANO – “Haaland al City? Non mi piace parlare di queste cose. È un grande giocatore e un grande club, ma sto con la mia squadra che mi ha regalato un’altra finale di Champions League”. Lo ha detto Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, commentando il passaggio del bomber norvegese dal Borussia Dortmund ai citizens. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions contro il Levante, Ancelotti ha provato a smarcarsi dalle domande di mercato e sui possibili arrivi di Rüdiger e Mbappé. “Dopo la finale ci sarà tempo per parlarne. Per ora dobbiamo finire bene la stagione. Parlare del mercato del futuro non è corretto – ha aggiunto – non voglio. Voglio parlare della partita di domani. Courtois, Vinicius, Benzema torneranno… È il giorno per parlare di questo, non di ‘presunti acquisti'”. Ancelotti ha ribadito che la sua concentrazione è “in esclusiva per domani. È importante dare minuti a chi non ha giocato contro l’Atlético. Domenica ci sarà un’altra partita. Non stiamo preparando la finale” di Champions League. Ad Ancelotti è stato poi chiesto se ha visto la partita del Liverpool ieri. “Da fan che sono dell’Aston Villa e da appassionato l’ho vista, sì. Conosco molto bene il Liverpool, perché quasi ogni anno ci incontriamo due volte. È successo al Napoli, l’anno dopo, con le amichevoli… Penso che anche loro mi conoscano benissimo”, ha ricordato Ancelotti. Il tecnico del Real ha quindi parlato del connazionale Lisci, allenatore del Levante. “Non lo conosco personalmente, voglio farlo domani. Ha dimostrato molta personalità o almeno, questo è quello che mi sembra”, ha replicato. E infine a proposito ancora di suoi connazionali, Ancelotti ha sottolineato il grande lavoro del suo preparatore atletico Pintus che sta per vivere la sua settima finale di Champions League. “È un grande professionista, uno dei migliori che abbia mai avuto. Ha molta esperienza in questo tipo di partite e ha combinato bene il lavoro fisico con il lavoro tecnico-tattico. Abbiamo un rapporto di amicizia, lui è umile e serio, una persona molto concentrata sui piccoli dettagli. I giocatori si fidano molto di lui”, ha concluso.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome