Calcio: dalla Uefa nuovo fair play finanziario. Ceferin: “Tutela da futuri shock”

"I primi regolamenti finanziari della Uefa, hanno contribuito a far risalire le finanze del calcio europeo e rivoluzionato il modo in cui vengono gestite le squadre di calcio europee".

LP / AFP PHOTO / GENYA SAVILOV

ROMA – Il Comitato esecutivo Uefa ha approvato oggi, durante la riunione di Nyon (Svizzera), il nuovo regolamento Uefa in materia di licenze per club e sostenibilità finanziaria. I regolamenti sono la prima grande riforma dei regolamenti finanziari, dalla sua introduzione nel 2010.

“I primi regolamenti finanziari della Uefa, hanno contribuito a far risalire le finanze del calcio europeo e rivoluzionato il modo in cui vengono gestite le squadre di calcio europee. Tuttavia, l’evoluzione dell’industria calcistica, insieme agli inevitabili effetti finanziari del pandemia, ha mostrato la necessità di una riforma globale e di nuove normative sulla sostenibilità finanziaria”, ha sottolineato il presidente Uefa, Aleksander Ceferin. “La Uefa ha collaborato con i suoi stakeholder in tutto il calcio europeo per sviluppare queste nuove misure per aiutare i club ad affrontare queste nuove sfide. Questi regolamenti ci aiuteranno a proteggere il gioco e a prepararlo a potenziali shock futuri, incoraggiando al contempo investimenti razionali e costruendo un futuro sostenibile per il gioco”, ha proseguito il numero uno della confederazione calcistica europea.

Dato il loro nome, non sorprende che l’obiettivo chiave dei nuovi regolamenti sia il raggiungimento della sostenibilità finanziaria. Questi saranno raggiunti attraverso tre pilastri chiave: solvibilità, stabilità e controllo dei costi. Per quanto riguarda la solvibilità – fa presente la Uefa – la nuova regola sull’assenza di debiti scaduti (verso squadre di calcio, dipendenti, autorità sociali/fiscali e Uefa) garantirà una migliore tutela dei creditori. I controlli saranno effettuati ogni trimestre e ci sarà una minore tolleranza verso i ritardatari. I nuovi requisiti di guadagno calcistico sono un’evoluzione dei requisiti di pareggio esistenti e porteranno maggiore stabilità alle finanze del club. Per facilitare l’implementazione per i club, il calcolo dei guadagni del calcio è simile al calcolo del risultato di pareggio. Sebbene la deviazione accettabile sia aumentata da 30 milioni di euro in tre anni a 60 milioni di euro in tre anni, i requisiti per garantire il valore equo delle transazioni, migliorare il bilancio dei club e ridurre i debiti sono stati notevolmente rafforzati.  La più grande innovazione nei nuovi regolamenti sarà l’introduzione di una regola sui costi di squadra per ottenere un migliore controllo in relazione agli stipendi dei giocatori e ai costi di trasferimento. Il regolamento limita la spesa per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite in modo tempestivo e le violazioni comporteranno sanzioni pecuniarie e misure sportive predefinite, sottolinea la Uefa. Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal prossimo giugno. E ci sarà un’attuazione graduale nell’arco di tre anni per dare ai club il tempo necessario per adattarsi.

LaPresse

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