Calcio, Gravina: “Con coerenza e piano industriale al tavolo del Governo”

“Noi abbiamo lavorato molto e fatto studi straordinari per capire le criticità del mondo del calcio e le abbiamo messe sul tavolo".

Foto Valerio Portelli/LaPresse 05-12-2019 Roma, Italia FIGC - Bilancio Integrato 2018 Cronaca Nella foto: Gabriele Gravina Photo Valerio Portelli/LaPresse 05 December 2019 Rome, Italy FIGC - 2018 Integrated Report News In the pic: Gabriele Gravina

ROMA – “Noi abbiamo lavorato molto e fatto studi straordinari per capire le criticità del mondo del calcio e le abbiamo messe sul tavolo. Il mondo del calcio si deve presentare in modo coerente e con un piano industriale. Ci deve essere grande senso di responsabilità perché non voglio solo chiedere ristori. Credo sia un diritto chiedere quelle forme di agevolazioni che abbiamo richiesto ma è altrettanto doveroso presentarsi con presupposti che creino prospettive diverse”. Queste le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio Federale in merito al tavolo tecnico chiesto al Governo.

“Sono bene identificate le aree da discutere col Governo. Dal 6 febbraio si torna al 50%. Sappiamo che questo ha un impatto devastante per i ricavi e i bilanci delle nostre società. Auspichiamo che a brevissimo si torni al 100% con il super green pass. Questo nella speranza che la curva epidemiologica, come sta dimostrando, continui a scendere. Il secondo tema anche è un diritto del mondo del calcio”, ha aggiunto Gravina.

“Essendo noi organizzatori di eventi sportivi, non possiamo pensare di essere dei generatori di scommesse pari a 15-16 miliardi annui e non avere nessun diritto come autori dell’evento. Ci allineiamo a questa richiesta e chiediamo come la Francia l’1%. Il mondo del calcio, a differenza di altri settori, procede a dei controlli che impediscono alle società di capitale di adottare decisioni che per una serie di motivi che altri hanno e mi riferisco ai rapporti con l’agenzia delle entrate. Bisogna avviare un confronto per un rinnovo di convenzioni che consenta alle nostre società, di accedere a progetti legati alla ristrutturazione del debito”, ha concluso Gravina.

LaPresse

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