Calcio Milan, Kalulu: “Vogliamo tornare a vincere a San Siro”

"E' importante tornare a vincere in casa, non è normale non vincere una partita casalinga in due mesi. Faremo di tutto per cercare di interrompere questo digiuno, ma sarà una partita dura perché il Genoa è una squadra difficile da affrontare. Ma stiamo lavorando duro per cercare di tornare alla vittoria in casa"

Foto Massimo Paolone/LaPresse

MILANO – “E’ importante tornare a vincere in casa, non è normale non vincere una partita casalinga in due mesi. Faremo di tutto per cercare di interrompere questo digiuno, ma sarà una partita dura perché il Genoa è una squadra difficile da affrontare. Ma stiamo lavorando duro per cercare di tornare alla vittoria in casa”. Lo ha detto Pierre Kalulu, difensore del Milan. Il francese è alla prima stagione in rossonero: “Chiaramente il mio obiettivo principale in campo è quello di difendere nel migliore dei modi, però sarebbe bello segnare un altro gol. Spero di riuscirci”, ha spiegato ai microfoni di MilanTv. “Le mie prestazioni possono solo migliorare. Quando si gioca ad alti livelli si impara sempre, si osservano nuove situazioni e si migliora. Io cerco sempre di migliorare e fa chiaramente piacere se la gente la nota”.

“Credo che la prima stagione – ha proseguito – sia ovviamente importante, è tutto nuovo, anche se il pallone e il campo sono sempre gli stessi. La prima stagione ha un sapore speciale. Reputo positiva la mia prima stagione al Milan, perché ho avuto la possibilità di giocare. Sono stato impegnato in due posizioni e in partite importanti. E’ una buona stagione ma ora devo solo migliorare”. Riguardo la stagione del Milan, il giocatore ha aggiunto: “La squadra ha mostrato grande carattere sia in allenamento che in partita, abbiamo mostrato grande forza di volontà. Inoltre la nostra squadra è molto unita e anche nei momenti difficili riusciamo a restare uniti e a superare le difficoltà. Credo che lo abbiamo dimostrato a Parma”. Quindi una battuta su Pioli: “Fa piacere sapere che pensa questo di me. La sua qualità principale è essere vicino i giocatori. Non è facile essere vicino a tutti i giocatori, soprattutto con una rosa di 23-25 elementi. Credo che lo faccia bene, è in grado di trasmettere la sua passione e le sue emozioni, in campo e fuori, ti aiuta ad avere fiducia in te stesso. Sa come dirci cosa si aspetta da noi, e noi riusciamo a recepirlo molto bene”.

LaPresse

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