Calcio, Zaniolo: “Ora sto bene, gasato per Mou. Dura rinunciare agli Europei”

"Ora sto bene e scalpito". Così Nicolò Zaniolo, giovane centrocampista della Roma, nel corso di una lunga intervista a Sportweek

Foto Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse 06/08/2020 Duisburg (GER) Sport Calcio Siviglia-Roma Europa League 2019/2020 - Schauinsland-Reisen-Arena Nella foto: Nicolò Zaniolo Photo Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse 06/08/2020 Duisburg (D) Sport Soccer Siviglia-Roma Europa League 2019/2020 - Schauinsland-Reisen-Arena In the pic: Nicolò Zaniolo

MILANO– “Ora sto bene e scalpito”. Così Nicolò Zaniolo, giovane centrocampista della Roma, nel corso di una lunga intervista a Sportweek. “Quando mi sono rotto il crociato la seconda volta, ho pianto veramente tanto. Ho pensato di mollare. Vedevo i ragazzi camminare, volevo essere come loro. Io per tre mesi mi tiravo su con le stampelle. Poi grazie ai miei e agli amici, sono arrivato a oggi con più voglia di prima”, ha aggiunto. Sull’arrivo di Jose Mourinho alla Roma, Zaniolo ha detto: “Siamo gasati, Mourinho è un grande allenatore, ha vinto tanto, ha grande personalità. Non vedo l’ora di cominciare. La penso come lui: bisogna puntare al massimo sempre, a nessuno piace perdere. Lui saprà gestire le sfide cruciali, quello che ci è mancato quest’anno”.

Su che uomo vuole diventare, il giovane giallorosso ha detto: “Devo crescere sotto tanti punti di vista. Ho 21 anni e molti se lo scordano. E tre obiettivi: prendere la patente, affermarmi come calciatore e come persona”. Su chi vorrebbe incontrare e vorrebbe anche alla Roma. “Ibrahimovic: è un dio. Un mito. Mi piacerebbe parlargli, vedere come si approccia alla partita e giocarci, perché l’ho fatto solo alla play, dal vivo mai. Vorrei la sua costanza e il talento di Messi”, ha ammesso. Sulla mancata convocazione agli Europei e come si fa a sopportare, Zaniolo ha ammesso: “Pensando al bene dell’Italia, ai compagni che se lo sono meritato sul campo: io è tutto l’anno che li guardo in tv. Il ct mi ha chiamato tante volte. Ha deciso e mi ha spiegato: ‘Non ti convoco per rispetto della squadra, si creerebbero dinamiche scomode nel gruppo’. Lo capisco. Poi certo, un po’ di rammarico c’è perché ci speravo”. Ora l’obiettivo sono i Mondiali in Qatar nel 2022. “Quello è l’obiettivo, però facciamo passo dopo passo, Vinciamo l’Europeo, poi si potrà dire la nostra anche al Mondiale”, ha concluso.

LaPresse

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