Camorra, pizzo su mense scolastiche e aziende: 9 arresti a Napoli

Gli indagati, attraverso l’uso di armi e con l’intimidazione derivante dall’appartenenza alla criminalità organizzata, erano dediti a estorsioni

NAPOLI – Nove arresti nei confronti di persone ritenute vicine, a vario titolo, a due consorterie camorristiche. Una facente capo al clan Mallardo e operante sulla zona costiera di Giugliano in Campania e l’altra, facente capo al clan De Rosa, operante sul territorio di Qualiano. E’ l’esito di una operazione dei carabinieri di Napoli, nell’ambito del racket alle mense scolastiche.

Gli indagati, attraverso l’uso di armi e con l’intimidazione derivante dall’appartenenza alla criminalità organizzata, erano dediti a estorsioni, sia tentate che consumate, ai danni di ditte edili, pescherie e alberghi.

Le indagini dei militari della compagnia di Giugliano in Campania avevano avuto inizio dopo la denuncia del dirigente di una ditta distributrice di pasti ad alcuni plessi scolastici nella zona di Varcaturo e Lago Patria. Diversi addetti alle consegne erano stati avvicinati da soggetti. Con minacce esplicite avevano loro intimato di “mettersi a posto” o che altrimenti avrebbero incendiato i furgoni.

Due anni fa arrestati due affiliati del clan Mallardo perché chiedevano il pizzo sulla ristrutturazione di una chiesa

I carabinieri di Giugliano in Campania hanno arrestato 2 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei ‘Mallardo’. Che controlla gli affari illeciti a Giugliano in Campania e nei comuni limitrofi. Si tratta di un 45enne e di un 54enne, ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per due volte erano andati nella chiesa San rocco, in fase di ristrutturazione. E ai rappresentanti della ditta edile incaricata avevano imposto l’interruzione dei lavori. E di pagare una somma al sodalizio criminale per proseguire i lavori ‘in tranquillità’. Gli arrestati si trovano nel carcere di Poggioreale.

(LaPresse)

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