Canada: la protesta dei camion provoca la chiusura di uno stabilimento Ford

Conseguenze anche sul resto dell'industria automobilistica nordamericana

Protesta in Canada ((Darryl Dyck/The Canadian Press via AP)

TORONTO – Le proteste dei camionisti canadesi, che stanno bloccando l’Ambassador Bridge tra Canada e Stati Uniti, hanno provocato la chiusura di uno stabilimento Ford, con conseguenze anche sul resto dell’industria automobilistica nordamericana.

Ford ha riferito nella serata di mercoledì che la carenza di parti l’ha costretta a chiudere il suo stabilimento di motori a Windsor e a far funzionare un impianto di assemblaggio a Oakville, Ontario, con un programma ridotto. “Questa interruzione sul ponte Detroit-Windsor danneggia i clienti, i lavoratori auto, i fornitori, le comunità e le aziende su entrambi i lati del confine”, ha dichiarato il gruppo in una nota. “Speriamo che questa situazione sia risolta rapidamente perché potrebbe avere un impatto diffuso su tutte le case automobilistiche negli Stati Uniti e in Canada”.

Le carenze dovute al blocco hanno anche costretto General Motors a cancellare il secondo turno del giorno nella sua fabbrica di SUV di medie dimensioni vicino a Lansing, Michigan. Il portavoce Dan Flores ha riferito che ci si aspettava che riprendesse giovedì e che per il momento non era previsto alcun impatto aggiuntivo.

Il portavoce di Toyota Scott Vazin ha detto che la società non sarà in grado di produrre nulla in tre impianti canadesi per il resto di questa settimana a causa di carenze di parti. Una dichiarazione ha attribuito il problema alla catena di approvvigionamento, al tempo e alle sfide legate alla pandemia, ma gli arresti sono arrivati solo giorni dopo che il blocco è iniziato lunedì. “I nostri team stanno lavorando diligentemente per minimizzare l’impatto sulla produzione”, ha dichiarato il gruppo giapponese, aggiungendo che non si aspetta alcun licenziamento in questo momento.

Stellantis ha riferito di operazioni normali, anche se l’azienda ha dovuto accorciare i turni il giorno precedente nel suo stabilimento di minivan Windsor.

(LaPresse)

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