Cara di Mineo, Salvini: “Voglio chiuderlo entro dicembre”

Il vicepremier Salvini sul centro di accoglienza Cara di Mineo, nel Catanese: "Voglio chiuderlo. Più grossi sono i centri, più è facile che si infiltrino delinquenti"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – Il vicepremier della Lega Matteo Salvini continua la sua battaglia contro i grandi centri di accoglienza per migranti. Nelle ultime ore si è concentrato sul Cara di Mineo, nel Catanese. I Cara sono Centri di accoglienza per richiedenti asilo, destinati all’ospitalità per il periodo necessario alla identificazione o all’esame della domanda d’asilo da parte della competente commissione territoriale. Quello di Mineo nelle ultime ore è finito nell’occhio del ciclone, con 19 fermi per reati di associazione mafiosa, traffico illecito di sostanze stupefacenti e violenza sessuale aggravata. E’ stata sgominata una cellula operativa di spacciatori di cocaina che operava in tutta Italia, e che aveva un centro proprio nel centro della provincia catanese.

Salvini vuole chiudere il Cara di Mineo

“E’ mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti”. Così il vicepremier ha commentato i 19 fermi nella ‘Supreme Viking confraternity’ (questo il nome della cellula di spacciatori catanese). Quella de i centri d’accoglienza non è la sola battaglia di Salvini, impegnato da giorni a ribadire la chiusura dei porti per la Sea Watch 3, che naviga da giorni intorno alle coste siciliane. “Sulla Sea Watch, ci tengo a ribadirlo, non ci sono donne e bambini. Queste persone non devono essere messe in mano agli scafisti che sono i veri delinquenti”, ha detto il leader del Carroccio.

Il blitz dei parlamentari

La polemica sulla chiusura dei porti va a braccetto con quella delle visite dei parlamentari a bordo della nave della Ong olandese. Ieri un gruppo di parlamentari, insieme al sindaco di Siracusa, sono saliti a bordo della nave. Il vicepremier ha spiegato che “non hanno rispettato le norme igienico-sanitarie. Possono portare a terra di tutto e di più”. Le parole del vicepremier, che minaccia la denuncia, non sembrano aver scoraggiato i parlamentari dem che annunciano di voler salire a bordo a turno. Stamattina il segretario regionale siciliano dem, Davide Faraone, sarà il primo a salire a bordo per chiedere l’immediato sbarco. Poi saliranno Maurizio Martina, Carmelo Miceli, Matteo Orfini, Fausto Raciti, Valeria Sudano e Francesco Verducci.

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