Carceri, il Consiglio d’Europa boccia l’Italia: è tra le peggiori del continente

Con un tasso di detenzione del +7,5% nel 2018, l'Italia è agli ultimi posti in Europa per sovraffollamento delle carceri. Lo rivela il rapporto 'Space' del Consiglio d'Europa, che boccia il nostro Paese, tra i peggiori del continente, seguito solo da Macedonia del Nord, Romania e Francia.

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

MILANO – Con un tasso di detenzione del +7,5% nel 2018, l’Italia è agli ultimi posti in Europa per sovraffollamento delle carceri. Lo rivela il rapporto ‘Space’ del Consiglio d’Europa, che boccia il nostro Paese, tra i peggiori del continente, seguito solo da Macedonia del Nord, Romania e Francia. Davanti c’è solo l’Islanda, con il +25,4%. Fra le più alte d’Europa la percentuale in Italia di detenuti per reati di droga. Secondo il rapporto, in Europa il tasso di detenzione complessivo è diminuito del 6,6% tra il 2016 e il 2018, da 109,7 a 102,5 detenuti per 100mila abitanti. Questa diminuzione conferma una tendenza iniziata nel 2012 quando il tasso di detenzione, indicatore principalmente determinato dalla durata delle pene detentive, ha iniziato a scendere. La riduzione del tasso di detenzione in 27 amministrazioni penitenziarie nel 2018 è stata accompagnata da una riduzione della durata media della reclusione, scesa da 8,8 a 8,2 mesi (-6,8%) in tutta Europa.

I dati

Al contrario, la percentuale di detenuti in custodia cautelare è aumentata dal 17,4% al 22,4% della popolazione carceraria totale. Stando al Consiglio d’Europa, i Paesi in cui il tasso di detenzione è diminuito maggiormente sono stati la Romania (-16%), la Bulgaria (-15%), la Norvegia (-11,6%), la Finlandia (-9,9%). Poi la Macedonia del Nord (-9,7%), seguiti da Armenia (-8,7%), Lettonia (-8,4%), Lussemburgo (-7,1%), Estonia (-5,7%) e Cipro (-5,5%). I tassi di detenzione sono aumentati maggiormente in Islanda (+25,4%), Italia (+7,5%), Paesi Bassi (+5,9%), Danimarca (+5,8%) e Montenegro (+5,5%). Al contrario, continuano ad avere tassi di detenzione particolarmente elevati la Russia (418,3 detenuti per 100.000 abitanti), la Georgia (252,2), l’Azerbaigian (235), la Lituania (234,9), la Repubblica di Moldova (215,2), la Repubblica ceca (208,8), la Lettonia (194,6), la Polonia (194,4) e l’Estonia (191,4).

LaPresse

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