Codice rosso, c’è l’accordo sul ‘Revenge porn’ e la Lega ritira l’emendamento sulla castrazione chimica

Fino a sei anni di carcere e sino a 15mila euro di multa. È quanto prevede l'emendamento 1.500 sul 'Revenge porn', approvato dalla Camera anche con i voti dell'opposizione

Parlamento

ROMA – Fino a sei anni di carcere e sino a 15mila euro di multa. È quanto prevede l’emendamento 1.500 sul ‘Revenge porn’, approvato dalla Camera anche con i voti dell’opposizione. “Chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5mila a 15mila euro”, si legge nel testo dell’emendamento.

L’ok della commissione Giustizia della Camera è stato unanime: i voti favorevoli sono stati 461, nessun contrario. Lungo applauso alla fine del voto. “C’è soddisfazione – si legge in una nota del movimento 5 Stelle – per l’accordo raggiunto. In Aula porteremo un emendamento che è stato condiviso con le altre forze politiche. Siamo contenti che sia stata trovata una soluzione”.

Per quanto riguarda invece l’emendamento sulla castrazione chimica,sempre previsto nella legge chiama ‘Codice rosso’, la Lega ha decido si ritirarlo: lo ha dichiarato il ministro Giulia Bongiorno.

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