Carlo Sarro: “Centrodestra, colpe condivise”

Carlo Sarro

NAPOLI – Nella crisi del centrodestra nessuno può scagliare la prima pietra. Lo fa notare il parlamentare di Forza Italia Carlo Sarro, interpellato da “Cronache” dopo le accuse del questore della Camera Edmondo Cirielli. L’esponente di Fratelli d’Italia, nell”intervista pubblicata ieri su queste pagine, ha dichiarato fra l’altro: “Ci sono due partiti che sostengono di essere di centrodestra, ma nei fatti sono alleati della sinistra e fanno cose di sinistra”. E ancora: “ La Meloni ha detto chiaramente che il centrodestra in Parlamento è finito. Per quanto riguarda i territori è chiaro che prima era una pregiudiziale e che adesso non lo è più. Ma non escludiamo che a livello locale Lega e Fi possano seguirci”. Un de profundis per la coalizione a livello nazionale, mentre in Campania, sembra di capire, ci sono ancora spazi di manovra. 

Da parte sua, Sarro ha notato che “la crisi del Centrodestra italiano, come ben ha evidenziato il Presidente Berlusconi, nasce da quando i moderati, ovvero Forza Italia, hanno perso la leadership della coalizione. Il ridimensionamento elettorale del nostro partito ha determinato una perdita di attrattivitá anche a livello locale dove, come dimostrano i recenti risultati nelle elezioni amministrative delle grandi città, non abbiamo intercettato i candidati giusti né i consensi per far vincere il centrodestra, nonostante i sondaggi ci dicano ancora oggi come la coalizione sia maggioranza nel paese”. 

Secondo l’esponente azzurro si tratta di “un dato incontrovertibile che si è verificato anche a Roma dove il candidato sindaco è stato espresso da Fratelli d’Italia, per cui neppure il partito della Meloni può esimersi dalle sue responsabilità nella debacle delle comunali, eppure le ragioni dello stare insieme e dell’unità della area politica di centrodestra sono prevalenti e tali rimarranno anche in futuro. Basti pensare che, a livello territoriale, Forza Italia, Lega, Fdi, Udc e centristi sono molto compatti e viaggiano pressoché uniti ovunque, ragion per cui bisogna far arrivare questo spirito unitario, che pervade da sempre anche il nostro elettorato, a livello centrale dove le scelte degli ultimi anni hanno determinato uno scollamento che ha avuto il suo culmine nella elezione del Presidente della Repubblica”. 

“Non è un caso – nota ancora Sarro – che l’exploit della Lega alle politiche del 2018, e poi alle europee dell’anno dopo, abbia spinto il partito di Salvini a sperimentare l’esperienza di governo con i Cinque Stelle, senza Forza Italia e Fratelli d’Italia, con esperienze governative che ci hanno visto chi alla guida del Paese e chi all’opposizione, come del resto sta accadendo ancora oggi, seppur in un momento di emergenza e di unità nazionale, con noi e la Lega nell’esecutivo Draghi ed i meloniani in minoranza”. 

Infine, una nota di ottimismo  sulle elezioni politiche dell’anno prossimo: “Nel 2023, ad ogni modo, sicuramente andremo uniti perché ce lo chiede l’elettorato a grande maggioranza e perché, una volta superate le difficoltà legate all’epidemia, l’Italia ha bisogno di un governo forte di centrodestra”.

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