Caro bollette, in Italia il doppio dei costi rispetto a Francia e Germania

Aumenti sproporzionati in relazione al resto dell'Europa

ROMA – “Caro energia senza precedenti”. La denuncia è del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli secondo cui i rincari sulle bollette in Italia sono senza precedenti con prezzi esorbitanti rispetto a Francia (raddoppiati) e Germania (15, 20% in più)”. Inoltre Sangalli spiega che “il caro energia sta colpendo pesantemente le imprese italiane del commercio, della ristorazione, della ricettività e dei trasporti con effetti maggiori rispetto ad altri Paesi. E che “sugli autotrasportatori pesa, invece, il raddoppio del costo del metano per autotrazione e una maggiore spesa annua per il gasolio di circa 10mila euro per ciascun mezzo pesante”.

La nota

Nella nota di Confcommercio si spiega che “servono interventi sulla fiscalità energetica a favore delle imprese del terziario di mercato, come la riduzione dal 22% al 10% dell’aliquota Iva sulle bollette elettriche allineandola così a quella già prevista per gli altri settori produttivi e per le famiglie – e del peso di accise ed Iva sui carburanti. E va anche attentamente valutato l’impatto del pacchetto europeo ‘Fit for 55’ in termini di costi di transizione”. Inoltre nella nota si legge che “La crisi energetica che sta investendo l’Europa si sta scaricando in maniera disomogenea sui singoli paesi, da una parte per la loro diversa esposizione ai mercati internazionali, dall’altra per le differenti modalità di intervento nel tentare di contenere le tariffe”.

Aumenti sproporzionati

Per causa di forza maggiore l’Italia ha subito aumenti sproporzionati rispetto a Paesi come Francia e Germania, che si ripercuoteranno sulle commerciali e turistiche del Paese. L’esempio è preso su un albergo di medie dimensioni: “con i prezzi del gennaio 2022, pagherà una bolletta elettrica di 104mila euro, il doppio rispetto alla Francia e oltre il 21% in più della Germania”. Così come “un ristorante avrà una bolletta elettrica di 13.650 euro, quasi il doppio rispetto ad una simile situazione in Francia e il 15% in più della Germania”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome