Casamonica, maltratta moglie e figlie: arrestato appartenente al clan

Anni di abusi e violenze su moglie e due figlie sono costati un ordine di arresto a Raffaele Casamonica. Appartenente al noto clan della periferia est di Roma

Procura di Paola
Procura di Paola

ROMA (LaPresse) – Casamonica, maltratta moglie e figlie: arrestato appartenente al clan. Anni di abusi e violenze su moglie e due figlie sono costati un ordine di arresto a Raffaele Casamonica. Appartenente al noto clan della periferia est di Roma.

A trovare il coraggio di denunciare, è stata la compagna dell’uomo. Nell’aprile scorso, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, la IV sezione della squadra mobile ha avviato le indagini sul 47enne. Già in carcere per altri reati con fine pena 2031.

La vittima ha ripercorso il lungo drammatico vissuto con l’uomo. Dal loro primo incontro, quando era ancora molto giovane. Fino al matrimonio nel 2013 a Roma. Alla sua fuga disperata per trovare rifugio in una struttura protetta con le due figlie.

Casamonica, la donna aveva conosciuto Raffaele durante la latitanza

La donna, che aveva conosciuto Raffaele Casamonica in un paese dell’Europa centrale nel 2004. Ove questi viveva in latitanza e sotto false generalità, si era trasferita a Roma, e soltanto in seguito aveva compreso a quale famiglia appartenesse il marito.

La donna ha riferito della difficoltà ad uscire dalla spirale di violenza in cui si è venuta a trovare e delle condizioni nelle quali era stata costretta a vivere, subendo prevaricazioni, umiliazioni, percosse, ed ogni forma di controllo, in stato di totale isolamento, costretta anche a rapporti sessuali imposti, e trattata con disprezzo.

Ha riferito di avere subito ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici

Ha riferito di avere subito ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici che hanno determinato in lei una condizione di totale asservimento al marito e ai suoi familiari, che le hanno imposto di tenere una condotta coerente alle usanze della famiglia di etnia rom, condividendone il modo di vivere, anche per quanto riguarda l’educazione delle bambine, l’abbigliamento da indossare e persino l’acconciatura dei capelli.

Inoltre ha anche riferito delle gravi minacce di morte ricevute, dopo la carcerazione del marito, poiché aveva deciso di non sottostare più alla condizione di maltrattamento e sottomissione alle “regole” imposte dalla “famiglia Casamonica” decidendo anche di tagliare i capelli ed indossare i pantaloni.

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