Case popolari, Comune di Maddaloni sotto accusa

Gli alloggi popolari hanno un ruolo importante a Maddaloni, ma il Comune pensa solo a vendere quelli di sua proprietà. L’accusa è contenuta in una nota diffusa ieri dal Pd cittadino. Le politiche abitative, tema di particolare attualità per l’imminente sblocco degli sfratti, “non sono al centro della pianificazione delle attività” dell’amministrazione comunale che avrebbe dichiarato, negli incontri tenuti all’Osservatorio per la casa “di avere un unico obiettivo: alienare le unità abitative di proprietà comunale. Ciò non è accettabile. Si pensi che solo qualche mese prima dell’avvento di questa sciagurata pandemia veniva approvato un regolamento comunale che aveva quale obiettivo quello di rilanciare le politiche abitative comunali, partendo dalla costituzione di un’anagrafe degli inquilini, per poi avviare il recupero delle morosità impagate”. Il regolamento è rimasto sulla carta e il Pd ha incontrato associazioni e sindacati di categoria, forze politiche e sociali. Dal summit con i sindacati “è emersa tutta l’inadeguatezza dell’Amministrazione nell’affrontare tutte le problematiche connesse alle politiche abitative del territorio, nel quale insistono oltre 120 unità abitative di proprietà comunale ed oltre 1300 unità abitative ex Iacp, ora Acer”.
L’ufficio dei servizi sociali, nonostante gli sforzi dei dipendenti, “non può da solo reggere il carico di lavoro necessario affinché vengano offerti i giusti servizi agli inquilini”.
Va istituito l’ufficio Casa per redigere un’analisi dettagliata dello stato di tutte le unità abitative e pianificare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Serve poi un’anagrafe degli inquilini verificando, caso per caso, se ci siano ancora i requisiti oggettivi e soggettivi per l’assegnazione degli alloggi. Problema annoso è poi quello del recupero dei canoni non pagati, per cui bisogna intraprendere le azioni di recupero delle morosità. Il Comune deve confrontarsi con l’agenzia regionale Acer, ex Iacp, per la risoluzione di tutte le problematiche di pertinenza regionale. Va propagandato l’utilizzo del canone concordato di locazione, strumento utile “in questo momento di difficoltà economica per i nostri concittadini” e vanno trovati fondi regionali ed europei per l’edilizia economica e popolare. Si pensi, sul punto, che a Caserta sono già stati approvati tre progetti per il rifacimento totale di fabbricati. Il Comune deve inoltre fare da sportello per gli inquilini per tutte le problematiche e comunicazioni inerenti le politiche abitative comunali.
I democratici chiedono un incontro urgente con il sindaco per confrontarci sulla tematica delle politiche abitative sul territorio maddalonese, con la partecipazione delle associazioni di categoria più rappresentative sul territorio.

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