Caso Battisti, la difesa fa ricorso in Cassazione: “Ergastolo illegittimo”

Per l'avvocato Steccanella, che ha depositato un documento di 31 pagine, resta valido l'accordo stipulato tra Italia e Brasile

Foto LaPresse / AFP in foto Cesare Battisti

MILANO“L’ergastolo è illegittimo”. Cesare Battisti, attraverso il suo avvocato Davide Steccanella, ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d’Appello di Milano di non commutare in 30 anni la condanna all’ergastolo per l’ex terrorista dei Pac.

La linea della difesa

Per l’avvocato Steccanella, che ha depositato un documento di 31 pagine, resta valido l’accordo stipulato tra Italia e Brasile che prevedeva il rientro di Battisti in cambio di una pena inferiore al carcere a vita. Possibilità che non esiste nell’ordinamento brasiliano. Individuato e fermato in Bolivia per strada il 12 gennaio scorso, Battisti fu consegnato la mattina successiva alla polizia italiana. Per poi essere imbarcato in un volo per Ciampino e finire nel carcere di Oristano.

Gli accordi tra Italia e Brasile

Il legale, in un passaggio del ricorso, ricorda come nell’ottobre 2017 nel documento stipulato tra Italia e Brasile. Quando il ministro della Giustizia era Andrea Orlando, venga specificato che “il termine di 30 anni di detenzione appare perfettamente compatibile con l’ordinamento giuridico interno”. Per il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna, invece, quell’accordo è venuto meno in quanto Battisti ha deciso di lasciare il Brasile e spostarsi in Bolivia. Dalla quale poi è stato espulso.

Il rientro di Cesare Battisti in Italia

Nell’intera procedura, che si è conclusa con il rientro di Battisti in Italia e con la sua detenzione nel carcere di Oristano, per la difesa, sarebbe stato violato il “principio di buona fede internazionale sancito dall’art. 26 della Legge 12 febbraio 1974 n. 112 che ha ratificato la Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati” e dunque non sarebbe legittimo.

Il ricorso in Cassazione

In particolare, l’avvocato Steccanella sottolinea come “la procedura estradizionale con il Brasile si era conclusa e perfezionata” come dimostrato da alcuni documenti. Tra cui il verbale di sequestro del cellulare di Battisti dove l’ex terrorista è definito “estradato”. Quella dalla Bolivia è “un’espulsione illegittima”, si legge ancora nel ricorso, e “equivale a una non espulsione. E pertanto non può costituire valido titolo per la presa in consegna da parte dello Stato Italiano”.

La linea dura di Gasparri

Critico sulla vicenda il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “I re dei cavilli ovviamente scendono in soccorso – dice Gasparri – come ampiamente previsto, del pluriomicida e terrorista Cesare Battisti. Sarebbe stato violato il principio di buona fede internazionale. Che dovrebbe vanificare l’ergastolo che Battisti deve scontare. Ora attendiamo qualche giudice che sposi la tesi dei principi dei cavilli. E regali qualche prospettiva di libertà a Battisti, che non la merita affatto”.

(LaPresse/di Benedetta Dalla Rovere)

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