Centrodestra compatto su Rastrelli

Per Fi, Lega e Fdi la priorità è restare uniti in vista delle Politiche: addio Maresca. Il pm continua a marcare la distanza con i partiti, Meloni ha il nome già in campo e gli altri sono pronti a convergere

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 19-10-2019 Roma Politica Orgoglio italiano! - Manifestazione della Lega e del centrodestra contro il governo Conte bis Nella foto Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini

La Lega è pronta a lasciare al suo destino di “civico puro” il magistrato Catello Maresca e a sostenere la candidatura a sindaco di Napoli dell’esponente di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, sul quale è già arrivato l’ok di Forza Italia. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, a quanto apprende Cronache, avrebbe deciso di privilegiare la compattezza della coalizione e di evitare di mandare in frantumi il centrodestra a Napoli, la terza città d’Italia. La svolta sarebbe arrivata nelle ultime ore: Salvini avrebbe preso atto della granitica volontà di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni di presentare a Napoli i simboli dei rispettivi partiti, scelta resa tra l’altro inevitabile dai toni sprezzanti di Maresca, il cui ormai famigerato “dei simboli me ne fotto” ha irritato Berlusconi e fatto sorridere la Meloni, che ha potuto sussurrare “ve l’avevo detto” agli alleati. Ieri, Maresca ha del resto alzato nuovamente i toni contro i partiti: “Negli ultimi 30 anni”, ha affermato Maresca, “il modello della politica napoletana ha mortificato la nostra città. Si devono mettere da parte gli interessi di partito, noi non abbiamo bisogno che un politico venga a fare il sindaco scelto da Roma, guidato dai partiti, con delle indicazioni, con degli interessi che deve perseguire, con delle persone che deve mettere in un posto, come è stata sempre la politica. Quello che ho visto negli ultimi 30 anni”, ha aggiunto Maresca, “è un modello che non mi appartiene, che credo mortifichi anche la nostra napoletanità”. La durezza delle parole del magistrato fa pensare che Salvini, che con Maresca ha un rapporto solido, abbia già spiegato al candidato a sindaco che in queste condizioni non può permettersi di rompere la coalizione e sostenerlo, con una lista civica “civetta”, andando contro gli alleati. La questione-Napoli, quindi, è stata avocata direttamente dal leader nazionale della Lega, con buona pace del segretario regionale Valentino Grant, che invece continua a sostenere che il Carroccio ha intenzione di rinunciare al simbolo e all’unità del centrodestra, per sostenere Maresca contro Rastrelli e gli altri candidati a sindaco di Napoli: Gaetano Manfredi, Antonio Bassolino e Alessandra Clemente. Lo stesso Grant avrebbe suscitato molti malumori all’interno della Lega in Campania con le sue dichiarazioni: “rompere” il centrodestra a Napoli non è una operazione politica che si può fare a cuor leggero, considerato che Lega e Forza Italia stanno addirittura ragionando ai massimi livelli di un partito unico mentre Giorgia Meloni, pur all’opposizione del governo di Mario Draghi, sostenuto invece da Lega e Fi, ha sempre mantenuto un atteggiamento di coerenza e lealtà con Salvini e Berlusconi a livello locale, rispettando tutti gli accordi. Pensiamo solo alla madre di tutte le partite politiche, l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica: Lega, Fdi e Fi si muoveranno insieme. Pensare di far saltare tutto per sostenere Maresca a Napoli è pura follia politica, e Salvini è tutto tranne che folle.

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