Cgil, Landini: “8 ottobre in piazza, si apre fase difficilissima”

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella Foto: Maurizio Landini

ROMA – L’8 ottobre la Cgil scenderà in piazza a Roma con una mobilitazione nazionale chiedendo: “Italia e Europa, ascoltate il lavoro”, come recita il titolo della manifestazione. “Sarà l’inizio di una fase difficilissima” afferma Maurizio Landini dal palco del congresso della Cgil di Roma e Lazio. E il motivo non è l’attuale compagine politica. Il problema è che “il mondo del lavoro non è mai stato così frantumato e diviso”, non c’è mai stata così tanta “distanza” tra lavoro e forze politiche. Negli anni si sono persi anche i punti di riferimento: “la sinistra non significava più diritti e lavoro”, spiega Landini dal palco, ribadendo la necessità che al contrario la politica “torni ad occuparsi dei bisogni materiali della gente”. È necessario un cambiamento radicale, anche da parte del sindacato stesso per tornare “ad essere capaci di ascoltare le persone, ma ascoltarle per organizzarle e cambiare collettivamente la condizione”, dice il segretario generale. Quindi nei confronti del futuro esecutivo “nessuna opposizione preventiva, ma non cambieremo nemmeno le nostre rivendicazioni. Se questo governo andrà in un’altra direzione o non aprirà al confronto, faremo quello che dobbiamo fare per tutelare i diritti dei lavoratori, come abbiamo fatto con il Governo Draghi” conclude, riferendosi allo sciopero generale – oggetto di aspre polemiche – proclamato a dicembre 2021 insieme alla Uil.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome