Cina, giornalista condannato a 15 anni per avere ‘attaccato il Partito’

Un giornalista cinese, Chen Jieren, è stato condannato a 15 anni di carcere dopo essere stato accusato di "aver attaccato il Partito comunista" al potere nel Paese

TORINO – Cina, giornalista condannato a 15 anni per avere ‘attaccato il Partito’. Un giornalista cinese, Chen Jieren, è stato condannato a 15 anni di carcere dopo essere stato accusato di “aver attaccato il Partito comunista” al potere nel Paese. Lo riferisce il South China Morning Post. Chen Jieren, che ha lavorato per il People’s Daily, quotidiano ufficiale del Partito, è stato condannato per avere “provocato litigi e guai, estorsioni, operazioni commerciali illegali e corruzione”, ha riferito un tribunale della provincia di Hunan centrale.

Il verdetto contro Chen arriva nel momento in cui la leadership cinese affronta il controllo internazionale sulla gestione della pandemia da coronavirus, e i dubbi, scrive il South China Morning Post, sul fatto che le autorità abbiano nascosto informazioni cruciali che avrebbero potuto impedire che si diffondesse in tutto il mondo.

(LaPresse)

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