Cina, Ocse: servono nuove riforme per la crescita sostenibile

La politica dovrebbe concentrarsi su strategie a lungo termine

Chinese President Xi Jinping (C) and Premier Li Keqiang (R) sing the national anthem during the opening session of the Chinese People's Political Consultative Conference (CPPCC) in Beijing's Great Hall of the People on March 3, 2018. / AFP PHOTO / WANG ZHAO

MILANO – L’economia cinese continua a rallentare in quanto si riequilibra, con venti contrari tra cui le frizioni commerciali e l’indebolimento dell’economia globale che minano le esportazioni e creano nuove incertezze. La politica dovrebbe concentrarsi su strategie a lungo termine. Per portare l’economia verso maggiori consumi e servizi interni, migliorare l’efficienza economica. E assicurare che la crescita futura sia sostenibile, più verde e più inclusiva. Lo sostiene una nuova relazione dell’Ocse.

L’ultima indagine economica Ocse della Cina esamina i fattori alla base del rallentamento economico. E le politiche che possono aumentare la qualità della crescita sostenibile futura e assicurare che sia distribuita più equamente. Nonostante il rallentamento, l’indagine prevede una crescita superiore al 6% quest’anno e il prossimo, e vede la continua convergenza con le economie più avanzate.

Per l’Ocse il superindice anticipa la perdita di slancio della crescita in Ue e Italia

Il superindice Ocse continua a indicare una perdita di slancio delle crescita nelle principali economie mondiali. Il Composite leading indicator mostra un affievolimento nella dinamica di espansione economica negli Stati Uniti, in Giappone, in Canada, nel Regno Unito e nell’Unione europea nel suo complesso, comprese Germania e Italia. Una stabilizzazione della crescita assume un anticipo per quanto riguarda Francia e Cina.

(LaPresse)

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